101 storie su Mussolini che non ti hanno mai raccontato di Marco Lucchetti

A quasi settant’anni dalla morte si scrivono ancora libri su Benito Mussolini, nonostante la sterminata letteratura esistente in proposito. La figura dell’uomo - soprattutto del politico - evidentemente rappresenta ancora un filone interessante di cui occuparsi, vendibile in libreria. Chissà, forse perché i protagonisti negativi come i dittatori, i cattivi della storia dell’umanità, affascinano maggiormente il pubblico rispetto ai buoni. Insomma, ammettiamolo pure: il male tira assai più del bene e non soltanto in libreria.

In 101 schede dal taglio divulgativo, Marco Lucchetti presenta un’originale biografia del duce, fatta di episodi e curiosità molti dei quali inediti, dalle origini, con i suoi difficili rapporti in famiglia e a scuola, fino alla conquista del potere. Dall’approccio dell’ex maestro di Predappio con la cultura, la società, lo sport, ai rapporti con Churchill, Franco, fino all’intervento al fianco di Hitler - del quale peraltro aveva ben presto intuito la pericolosità e la follia - in una guerra che portò al disastro la nazione. Dal duce privato e intimo nelle sue relazioni con decine di amanti - da renderlo un vero e proprio satiro con un numero imprecisato di figli sparsi un po’ ovunque - fino all’ultimo Mussolini, quello disonorevole del fuggiasco camuffato da anonimo soldato tedesco.

Ne esce così la figura di un uomo vanesio, egocentrico, desideroso di assurgere al ruolo di modernizzatore di un’Italia arretrata rispetto alle potenze europee di allora. Quella, in realtà, di un piccolo borghese affetto da manie di grandezza, con l’aspirazione velleitaria di perpetrare il regime fascista ben oltre la sua stessa vita. Un libro dove emergono vizi, segreti, manie, contraddizioni di un politico con una visione di governo piuttosto provinciale, di un uomo irrequieto e inquieto, sempre timoroso che qualcuno – D’Annunzio, Grandi o lo stesso Vittorio Emanuele - potesse fargli ombra. Tutto raccontato attraverso fatti divertenti, sconosciuti, singolari, stravaganti, piccanti, tra cronaca e moderno gossip.

Un’abbondante aneddotica difficilmente riscontrabile sui libri di storia scritti da studiosi e addetti ai lavori, fondamentale per conoscere la psicologia dell’uomo che guidò il Paese per un ventennio, fino al completo dissesto politico, sociale, economico. Dopo aver letto queste microstorie, apprezzeremo meglio i valori su cui si fonda la nostra tanto bistratta Repubblica, rivalutando il saggio ammonimento di un grande protagonista della Resistenza come Sandro Pertini:

“Alla migliore delle dittature, preferisco la peggiore delle democrazie."