Il cervello verde di Frank Herbert

Mutazioni pericolose quelle che ci racconta Frank Herbert nel suo "Il cervello verde"... Il futuro… Alcune nazioni, come Brasile o Cina, sono impegnate a sterminare con ogni mezzo qualsiasi specie di insetto per purificare territori ostili e renderli abitabili per la popolazione, che cresce ogni giorno di più.
Il nemico è duro a morire e occorrono armi sempre più potenti, armi chimiche che annientino gli invasori.
Purtroppo non tutto va come previsto (come sempre) e quelle armi che sembravano esclusivamente a favore dell’uomo innescano negli insetti strane mutazioni…

Da queste mutazioni nasce e si evolve quello che possiamo definire un cervello, una sorta di leader che prenderà il comando degli insetti per difendere la sua specie (in teoria) dagli spietati e crudeli umani.
Difendere e contrattaccare… Chi è il buono e chi è il cattivo, in quest’assurda storia?
Come sovente capita ambo le parti hanno argomenti potenti come frecce al loro arco e, come sempre, a rimetterci saranno soltanto gli innocenti, vittime preferite e predestinate (uniche?) di ogni guerra.
Frank Herbert e la fantascienza, un binomio formidabile. In questo caso una storia che parte con straordinaria semplicità e che si diramerà ben presto in varie direzioni, direzioni che porteranno a traguardi differenti e contrastanti.
Gioie e dolori, odio e amore.

"Il cervello verde"un libro che parla di un futuro lontano. Ma, forse, non troppo…