Salto nel vuoto di Frank Herbert e Bill Ransom

Chi decide? Ibernazione, una parola che rimanda a qualcosa di remoto, se penso all’epoca in cui scrivo queste parole. Qualcosa di così reale, se ci immedesimiamo nella storia narrata nel libro Salto nel vuoto di Frank Herbert e Bill Ransom.

Raja Flattery viene svegliato improvvisamente dal sonno di ghiaccio, svegliato da qualcosa che potrebbe voler dire tutto o nulla… Non è normale essere risvegliato in quel modo e, come effetto collaterale, si aggiungerà una bella amnesia.
Questo non sarà un problema comunque, perché pian piano tutto riaffiorerà in superficie e Raja ricorderà d’esser parte integrante del Progetto Coscienza.
Cosa nasconde in realtà quel progetto dal nome così altisonante? Semplice: raggiungere le stelle.
Astronavi grandi come interi quartieri, persone che in realtà sono cloni guidati nientemeno che da un’intelligenza artificiale, la stessa intelligenza che guida la nave attraverso quello spazio profondo. In realtà la nave e l’equipaggio sono collegate da una sorta di simbiosi, diciamo una connessione tra uomo e macchina.
Purtroppo il punto di vista delle navi è differente da quello dell’uomo e, se per caso queste ultime riuscissero a prendere il sopravvento…

Frank Herbert e Bill Ransom con Salto nel vuoto ci portano a fare un giro nello spazio e nel futuro. Un futuro affascinante, un ambiente intrigante, ma anche ostile, destini già scritti da cervelli. O da macchine?
Un libro allucinante, una storia che ingloberà i nostri pensieri e ci paleserà dinanzi una realtà intrigante e terrificante al tempo stesso. In che misura?
Questo lo saprete solo voi, leggendo queste pagine…