Randagi di Marco Amerighi si guadagna il terzo posto della “settina” del Premio Strega 2022 con 175 voti. In attesa della finalissima del 7 luglio che potrebbe confermare o ribaltare tutti i pronostici scopriamo di più sull’autore toscano che concorre al prestigioso premio letterario con il suo secondo romanzo.
È un romanzo ma anche un affresco generazionale, il libro di Marco Amerighi. Esplora la crescita e tuttavia non è una storia di formazione: è un’opera che incrocia i generi, dalla saga familiare alla letteratura di viaggio.
Randagi racconta la vita dello sconclusionato Pietro Benati che si affaccia all’età adulta, seguendo la sua evoluzione dagli anni del liceo a quelli dell’università in un arco temporale che va dagli anni Novanta ai primi anni Duemila. Spinto dal fratello Tommaso, ragazzo-modello che sembra avere una vocazione naturale per il successo, il protagonista parteciperà a un progetto Erasmus che darà una svolta alla sua statica vita. La destinazione è Madrid, dove Pietro conoscerà il francese Laurent, giovane solitario e indeciso come lui, e l’affascinante Dora della quale si innamorerà perdutamente.
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Questo bizzarro terzetto diventa l’emblema di una generazione fluida e consapevole, che spesso perde la rotta ma è stanca di preoccuparsi del futuro. Sono una famiglia di “randagi” che stanno insieme per scelta, e non per convenzione sociale, esseri eternamente in fuga che assistono implacabili al crollo di ogni illusione. In loro è facile riconoscersi e specchiarsi, ma ritrovare anche molte delle persone che ci circondano amici, parenti, compagni di viaggio.
Recensione del libro
Randagi
di Marco Amerighi
Con Randagi Marco Amerighi compone un affresco vivace della società contemporanea, illustrando con tinte vivaci e una commistione di generi, dal tragico al comico, i suoi miti e le sue nevrosi.
Scopriamo di più sulla vita e le opere dello scrittore toscano.
Marco Amerighi: biografia
Marco Amerighi è nato a Pisa nel 1982. Si è laureato in Letteratura spagnola e ha conseguito un dottorato in Letterature straniere moderne. Ora vive a Milano, dove lavora come traduttore, editor e ghostwriter per diverse case editrici.
Lo scrittore toscano, randagio come i protagonisti del suo ultimo romanzo, ha fatto sua la lezione di Federigo Tozzi e Vasco Pratolini. Le nostre ore contate, il suo romanzo d’esordio edito da Mondadori nel 2018, ha vinto il premio Bagutta Opera Prima.
Marco Amerighi: le opere
Randagi, finalista al premio Strega 2022, è il secondo romanzo di Marco Amerighi. Il suo libro d’esordio Le nostre ore contate era invece ambientato in un paesino toscano rurale, Badiascarna, e narrava la vicenda del quattordicenne Sauro dal 1985 sino a un presente attraversato da inquietudini.
Nel 2019 il romanzo vinse il Premio Bagutta Opera Prima. Venne definita un’opera capace di indagare la forza dell’amicizia, il dramma del tradimento e quel passaggio all’età adulta da cui raramente si esce indenni.
Ora, a quattro anni di distanza dal suo esordio, Marco Amerighi è in corsa per il più prestigioso premio letterario nazionale. La partita è ancora aperta.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Marco Amerighi, l’autore finalista al premio Strega 2022
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