Storia del fascismo di Emilio Gentile

Emilio Gentile, insieme a Renzo De Felice, è lo storico di riferimento per tutto quello che riguarda il periodo fascista. Nella sua lunga carriera ha descritto ogni lato del ventennio e di Mussolini stesso, mostrando tutte le contraddizioni di una parte del passato italiano che ancora fa parlare di sé.
Storia del fascismo (Laterza, 2022) punta a fare qualcosa di sostanzialmente impossibile, cioè narrare la nascita, l’evoluzione e la conclusione del ventennio senza esprimere opinioni personali, senza vedere la storia come un rapporto causa-effetto. Gentile, come dice nell’introduzione, si vede come un "inviato speciale" che ha il compito di portare al destinatario fatti inequivocabili e opinioni di uomini del periodo. Nulla è visto a posteriori, nulla è trattato macchiettisticamente:

Questa nuova storia del fascismo non sostiene una tesi, non presuppone una teoria, non presuppone un’interpretazione. Racconta i fatti accaduti, come è stato possibile conoscerli attraverso i documenti, nella loro successione cronologica, senza anticipazioni retrospettive delle loro conseguenze.

Il saggio si apre raccontando l’ingresso in politica di Benito Mussolini mettendo in mostra la sua formazione scolastica, la sua carriera giornalistica, il periodo di militanza nel partito socialista, le sue idee interventiste durante la Grande guerra e la fondazione dei “Fasci italiani di combattimento” del 23 Marzo 1919.
Con queste basi l’opera continua andando sempre più nel dettaglio e narrando avvenimenti che difficilmente vengono studiati a scuola, come le lotte interne al movimento fascista che precedono la marcia su Roma e che continuano anche dopo la presa del potere.
Gentile evidenzia le innumerevoli contraddizioni di un pensiero che si è tradito continuamente. Iniziando dall’acceso anticlericalismo di Mussolini che cambiò faccia con i “Patti Lateranensi", passando per la nascita di un movimento anti partito che lottò contro le istituzioni, cioè i “Fasci di combattimento” che diventò partito milizia, fino ad arrivare ad un profondo odio verso Adolf Hitler e il suo NSDAP che venne tradito da un’alleanza la quale portò alle leggi razziali, all’entrata in guerra dell’Italia e alla costituzione della "Repubblica Sociale Italiana" controllata dalle SS e da Hitler in persona.

Storia del fascismo punta a informare il lettore, a dargli una base solidissima su cui poi poter approfondire sempre meglio. Essendo un periodo così lungo, è praticamente impossibile essere minuziosi solo con 1200 pagine. Infatti, tutto quello che riguarda le due guerre più importanti combattute durante il ventennio, cioè l’invasione italiana in Etiopia e la Seconda Guerra mondiale, non hanno nessun approfondimento militare; quel lato non viene esplorato, viene raccontato solo da un punto di vista politico.
Nonostante ciò Emilio Gentile, grazie alla sua immensa conoscenza, consegna al lettore una pagina tragica della storia del Bel Paese, la quale ha portato alla morte e all’assenza di diritti dei nostri parenti oppressi dalle dure regole del regime.
Leggere questo saggio non serve solo ad accrescere la propria cultura, ma ad accrescere il proprio senso civico e il proprio amore per la libertà e "per non dimenticare tutto il sangue che è stato versato".

Matteotti disse:

Mussolini stesso con grande energia ha creato una forma di governo sorretta dalla spada, dalla violenza e dal pervertimento politico. Il vigore delle sue vedute, la potenza dei suoi sradicati seguaci hanno soppresso la democrazia in Italia.