Senso di J. R. Ward

Butch, lo sbirro, è stato accolto dalla Confraternita come uno di loro. Certo, non nel senso della razza (è pur sempre un umano), ma è molto amato ugualmente. Va d’accordissimo con V. che lo tratta come un... fratello.
Anche Marissa tiene molto a lui, nonostante lo sbirro sia certo del contrario. Dopo quel bacio, quel favoloso bacio, lei non s’è fatta più vedere e si è fatta negare (almeno è ciò che pensa lui). D’altra parte, come potrebbe legarsi a un semplice essere umano? Lei è superiore, vivrà più a lungo e ha dei doveri verso il suo popolo…
Ma davvero lei è così refrattaria all’amore che prova per Butch? Forse è solo una piccola incomprensione che s’è ingigantita da sola e poi, volendo, quando c’è l’amore, il vero amore, un modo per stare insieme si trova… Magari una via non proprio semplice…

Pubblicato da Rizzoli nel 2011, Senso, il quarto libro de La Confraternita Del Pugnale Nero, non tratta la storia di un vampiro, bensì di un umano. In teoria… Ok, non voglio certo svelarvi il finale, però una cosa ci tengo a dirvela: questo volume vi farà provare emozioni fortissime, come tutti i libri della saga, del resto. Mi sono sempre chiesto come avrebbe fatto un umano a ritagliarsi uno spazio all’interno di una famiglia di vampiri. Ok, è sempre stato rispettato e considerato più di un amico… Però mancava qualcosa… J. R. Ward ha esaudito questa curiosità in modo sublime. Una storia dolcissima ed emozionante al tempo stesso. Una storia d’amore che vi terrà col fiato sospeso e che vi farà tremare d’amore. Una gioia per gli occhi, che
piangeranno gioia e rabbia all’unisono.