

Riflessi dal sottosuolo. Caravaggio la trilogia
- Autore: Antonio Nola
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2013
“Riflessi dal sottosuolo” è il secondo libro facente parte della trilogia “Caravaggio” di Antonio Nola, edito nel luglio 2013 da Ag Book Publishing nella collana Sciarade.
L’autore, nato nel 1978 a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, ci presenta questo romanzo come fosse un film, complici i suoi studi presso l’Università del Cinema di Roma. Appassionato anche di pittura, pare essersi concentrato su un tipo di scrittura “cinematografica”. Dopo “La strage nel silenzio” (Edizioni Sabinae, 2009), questo nuovo volume presenta una storia a sé, permettendo di parlarne in maniera del tutto indipendente.
Il legame fra arte e letteratura, anche se già visto, attrae sempre, poiché permette di approfondire episodi di vita di determinati artisti, in questo caso Caravaggio, che ci erano sfuggiti sui banchi di scuola. E così, mentre il lettore si fa un bel ripasso, su quello che fu uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi, l’autore dà libero sfogo alla fantasia, creando situazioni da vero e proprio genere horror. Il connubio quindi fra arte e scrittura, viene alimentato dall’unione di realtà ed immaginazione.
Una sorta di perversa “follia omicida” si scatena nelle più importanti città d’arte. Madrid, San Pietroburgo, Roma, devono fare i conti con un serial killer che uccide, in apparenza senza motivo, mettendo in scena i quadri di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (Milano, 1571- Porto Ercole 1610).
Il mistero sta proprio nella “fedeltà” dei contenuti del grande pittore di fine Cinquecento, la medesima ricerca della luce. La lunga scia di sangue pare non avere fine e ci si chiede dove possa portare. Forse qualcuno si ostina a farlo rivivere, oppure Caravaggio è davvero tornato?
I 15 capitoli di cui la storia si compone, in poco più di 200 pagine, sono narrati in prima persona dai diversi protagonisti. Antonio Nola quindi ha dovuto cimentarsi in ruoli sia maschili che femminili, cercando di dare loro la medesima introspezione. Il lettore deve metabolizzare un po’, prima di comprendere che non vi sia un protagonista assoluto. I personaggi sono tanti, diluiti in una trama che presenta un’architettura complessa. I parallelismi fra la vita del grande pittore e gli episodi che ci si trova a vivere, risultano molto interessanti.
La prosa di Antonio Nola è scorrevole, esente da errori o refusi. Personalmente, ho patito molto l’assoluta mancanza di dialoghi, poiché credo che la caratterizzazione dei personaggi ne sia stata penalizzata. Sicuramente l’autore ha inteso creare una storia più che mai “moderna”, secondo la scelta precisa di lasciare libero campo alle descrizioni. Questo però ha contribuito a dare un’impronta “storica” all’intera vicenda, proiettandola nel passato e aggiungendo una patina, per così dire, “antica”.
Durante gli studi Nola ha avuto l’opportunità di frequentare maestri del cinema, fra i quali Dario Argento. Egli ripropone qui, al fine di incidere più a fondo nell’introspezione dei personaggi, la cosiddetta “sindrome di Stendhal”, considerata una patologia vera e propria, che provoca tachicardia e allucinazioni in soggetti particolarmente sensibili, se messi al cospetto di opere d’arte di straordinaria bellezza, specialmente se esse sono esposte in spazi limitati. Lo scrittore francese Stendhal (1783- 1842) ne fu personalmente colpito durante il suo viaggio in Italia e da lui prende il nome. Dario Argento ne ha fatto un film nel 1996, avente per protagonista la figlia Asia.
“Riflessi dal sottosuolo” rimane un libro interessante e ben scritto, che consiglio a chi desidera approfondire la biografia di Caravaggio. Per quanto riguarda il resto, si sa che, alla luce della vasta filmografia odierna, essere originali risulta davvero difficile.

Riflessi dal sottosuolo. Caravaggio la trilogia
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