Perchè non sei venuta prima della guerra?
- Autore: Lizzie Doron
La protagonista di questi brevi racconti che, nel loro insieme, sono un vero e proprio romanzo, è Helena, la madre della scrittrice. Come Lizzie Doron esplicita nell’epilogo del libro, questo è stato scritto in ricordo della mamma, reduce da Buchenwald e rifugiata in Israele, perchè anche i suoi figli sapessero la verità. Una verità di cui Helena non parlò mai, ma che si intuiva dai gesti clamorosi, dalle stramberie, dalla bizzarria di comportamenti inspiegabili a chi non aveva vissuto personalmente la tragedia della Shoà.
La figlia, Elizabeth, osserva e descrive la vita di sua madre, di cui lei è l’unica compagna, attraverso dettagli, sfumature che permettono al lettore di capire meglio il dramma di quanti sono comunque sopravvissuti a quell’orrore, come Helena, ma anche dei nati dopo, come la scrittrice. L’estrema povertà di madre e figlia non impedisce ad Helena di buttare nella pattumiera splendidi servizi di porcellana che ha ricevuto in eredità, solo perchè Made in Germany.
Straordinario il resoconto del processo Eichmann del 1961: la scrittrice, bambina di appena otto anni, sente e descrive l’euforia che aveva contagiato tutti quelli che vedevano nella condanna dell’ufficiale nazista una prima rivincita morale dopo l’olocausto: ma il dramma scoppia ancora una volta in quei giorni a Gerusalemme allorchè una vecchia, che avrebbe voluto testimoniare al processo, non è ammessa al tribunale perchè ritenuta pazza: dopo la condanna di Eichmann si uccide a sua volta.
Tuttavia anche se i temi affrontati nel libro sono altamente drammatici, il tono e il linguaggio usati non lo sono affatto, anzi si respira quello spirito ironico, tipico della migliore tradizione ebraica, di cui la Doron si fa portatrice efficacissima.
Perché non sei venuta prima della guerra?
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