Oltre il fiume
- Autore: J. R. Moehringer
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2014
Un inno antirazzista, un bellissimo romanzo breve incentrato su una striscia di terra, la Gee’s Bend, in Alabama, popolata soltanto da uomini e donne di colore.
Mary Lee, sessantotto anni, è tra gli abitanti della striscia di terra a forma di U ed è lei che ricorda vicissitudini, incontri e accadimenti proprio nel cuore di Gee’s Bend.
Mary Lee ricorda la sua infanzia e un pezzo di adolescenza: "mi piacevano i libri, ma più gli uomini", così la sua voglia di intimità fisica le fa avere subito un figlio a sedici anni.
Suo marito Rubin è sempre manesco, picchiata in continuazione, si giustifica con il vicinato dicendo di essere distratta, di finire per terra, di farsi male involontariamente.
Non rinuncia però a Rubin, per lui non ha neanche studiato.
Vivere a Gee’s Bend significa abitare in un’enclave, fatta di poche persone anziane, l’ufficio postale e poco altro. Il posto più vicino è Camden, dove abitano le persone bianche. C’è ancora razzismo in questo luogo dell’Alabama.
Mary Lee ricorda anche di quando venne Martin Luther King a parlare proprio a loro, un giorno memorabile.
Mary Lee non sta più bene, deve operarsi, ma l’intervento lascia strascichi:
Alza la camicetta e lascia che il dottore le palpi il ventre. Le chiede come si sente, adesso che è passato un po’ dall’intervento. "Non posso ridere più come prima" dice lei. E poi "faccio fatica a dormire".
La figura di questa donna è fondamentale per questo romanzo breve, scritto in modo mirabile da J. M. Moehringer che gli permise di vincere nel 2000 il premio Pulitzer per il suo:
"ritratto di Gee’s Bend, una isolata comunità fluviale in Alabama dove vivono molti discendenti di schiavi, e di come la loro vita possa cambiare in seguito all’arrivo di un traghetto verso la terraferma".
Noi l’abbiamo conosciuto come coautore del libro Open, la magnifica biografia di Andrè Agassi, testo molto venduto in Italia, e come scrittore di Pieno giorno, in cui narra le vicende del rapinatore di banche Willie Sutton, tra i più ricercati in America negli anni della Grande Depressione.
Oltre il fiume
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Pur amando molto lo stile narrativo di questo scrittore, pur essendo stata assolutamente rapita dal suo romanzo "Pieno Giorno", pur avendo letto anche il suo bel "Il bar delle grandi speranze", devo dire che questo breve racconto mi ha deluso.
La sua descrizione della Gee’s Bend, in Alabama, questa minuscola striscia di terra separata dalla terra ferma da un fiume, non ancora aperto ai battelli, che potrebbe segnare un passo avanti per il progresso ma un decisivo passo indietro per i suoi abitanti neri, come la protagonista Mary Lee per il razzismo che permea quei territori, non decolla, non crea empatia con il personaggio! Non ci si sente in sintonia con la brusca crescita di lei, (le piacevano gli uomini e rimane subito incinta), con la sua sottomissione a un marito manesco, Rubin, e con la sua volontà di rimanere ad "ascoltare" il fiume come ultima difesa dai padroni bianchi!
A mio parere Moehringer qui poteva fare e dare di più!
io lo trovo perfetto così. Cari saluti