Tuttolibri de La Stampa di sabato 24 agosto (n.2404) pubblica un racconto di Nicoletta Verna dal titolo Uno straniero.
Inquietante la solitudine di Rita, bibliotecaria in un paese, eternamente sola dopo aver assistito per anni la madre impazzita; la sorella era andata a Milano, lasciandola in una situazione oltremodo difficile. Il lavoro in biblioteca, il supermercato lontano dal paese per non essere vista, un incontro al bar settimanale con l’unica amica, un po’ impicciona, leggermente invadente, Ofelia. Al lavoro, sempre puntualissima, incontrava il signor Mario, educato, sposato, gentile. È un ragazzino disabile, in sedia a rotelle, che le rivolgeva insulti e oltraggi. Alla Conad Rita comprava cartoni di vino scadente, che beveva nei suoi solitari fine settimana. Ma avviene qualcosa di sconcertante nella vita di questa donna depressa e alcolizzata, un cambio di passo, la nascita di un amore inatteso e improvviso. L’amica Ofelia chiede, ma riesce solo a capire che ha conosciuto un americano su Internet e i due stanno vivendo una grande storia amorosa. Il seguito ai lettori...
Storia terribile, che parla di malattia mentale, di solitudine drammatica, di abbandono, di truffe informatiche, di follia, di famiglie anaffettive, di alcolismo. Un racconto lucido e realistico, colmo di sottile tristezza e di grande drammaticità, che ci racconta una società di provincia dove leggere libri non basta a fuggire dai pericoli della follia che una prolungata solitudine causa nei più fragili.
Il grande successo del romanzo I giorni di vetro (Einaudi, 2024) pone l’autrice quasi esordiente ad un buon posto nel gradimento del pubblico dei lettori e questo racconto ne conferma la qualità.
Recensione del libro
I giorni di Vetro
di Nicoletta Verna
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Nicoletta Verna, una scrittrice da seguire: un suo racconto su Tuttolibri
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