Madre Patria. Un’idea per una nazione di orfani
- Autore: Vittorio Emanuele Parsi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2023
Vittorio Emanuele Parsi, autore del libro dal titolo Madre Patria: un’idea per una nazione di orfani, esamina la complessa relazione degli italiani con la patria, influenzata dalla retorica patriottica distorta del periodo fascista e dalla percezione di una “morte della patria” dopo la catastrofica conclusione della Seconda guerra mondiale nel 1943.
Parsi affronta questo tema in relazione al conflitto in Ucraina nel febbraio 2022, mettendo in evidenza la sfida per gli italiani nel comprendere il sacrificio dei milioni di ucraini disposti a combattere e morire per difendere la propria patria.
Galli della Loggia, riflettendo sull’8 settembre, sostiene che non è morta solo la “Patria fascista”, ma la patria nel suo complesso, nata durante il Risorgimento.
La divisione post-bellica tra i partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), con visioni del mondo inconciliabili, ha ostacolato la creazione di una visione unitaria dello stato.
Parsi sottolinea l’urgente necessità di una nuova concezione di patria oggi, indicando che gli italiani sembrano privi di un legame con la propria patria a causa delle politiche vergognose dal periodo degli anni Venti fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Egli invita a superare il partigianismo e il localismo nel dibattito civile e politico al fine di riportare la Madre Patria dal suo stato di esilio.
L’autore sostiene che senza un autentico senso di patria, sarà impossibile riformare le istituzioni, rivitalizzare la politica, identificare organismi intermedi adatti al XXI secolo o intraprendere con successo un necessario e sincero processo di unificazione europea.
In altre parole, è essenziale elaborare il dolore della perdita della patria. Se la patria italiana è effettivamente morta nel 1943, ciò che abbiamo osservato nei decenni successivi sono stati solo atteggiamenti maniacali di negazione del lutto stesso in due dimensioni possibili: “La patria non è mai morta” e “quella che è morta non è la mia patria”. In diverse circostanze, abbiamo anche assistito a una “malinconia” o “nostalgia” per una Patria irrimediabilmente perduta.
Le riflessioni di Parsi mi conducono a considerare il fatto che questa mancata elaborazione del lutto si riflette nel conflitto ideologico attuale, dove partiti che si richiamano ai due schieramenti hanno ereditato la visione incompatibile del mondo, ora rappresentata dalle moderne coalizioni di destra e sinistra.
Ci troviamo ancora in un paese diviso, in cui i partiti operano politicamente sulla base della contrapposizione ideologica, anziché concentrarsi sulla soluzione concreta dei problemi che potrebbero aiutare la patria in difficoltà a risolvere le sfide dei propri cittadini.
Il libro offre approfondimenti significativi sul concetto di “Madre Patria”, incoraggiando il lettore a considerare un termine che per molto tempo è stato considerato quasi obsoleto e appannaggio di chi se ne è appropriato senza ricordare che il concetto deriva dalle menti e dai cuori di tutti i cittadini, piuttosto che essere imposto dall’alto.
La Patria, la Madre Patria, è nostra, di noi cittadini e cittadine, che siamo sue figlie e suoi figli. Non è dei partiti che, per quanto animati dalle migliori intenzioni, occupano provvisoriamente un ruolo nelle istituzioni.
E ancora:
La realtà della Patria sta proprio nella sua creazione incessante da parte della collettività che in essa si riconosce.
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