Lo sciamano di Noah Gordon

11 marzo 1839: Rob J. Cole giunge a Boston, un nuovo mondo, una nuova vita. Lui è medico e troverà lavoro nel distretto cittadino. I suoi colleghi lo aiuteranno ad ambientarsi e, per quanto riguarda le questioni di cuore, ci penserà Margareth, la sua vicina di stanza. Poi accadrà qualcosa che lo costringerà a rivedere la propria vita, fin quando giungerà in Illinois.

Rob si imbatte in due indiani e uno di loro è ferito. Ovviamente il nostro lo guarirà e per tutti lui diverrà lo Sciamano. Anche l’amore, finalmente, tornerà nella vita di Rob.
Tutto sistemato, quindi?
Eh no, perché la vita ha sempre tante incognite e una di queste si chiama guerra.
Rob dovrà prendere decisioni repentine, decisioni che lo porteranno alla fine di queste pagine. Una fine per nulla scontata…

Con Lo sciamano (edito per BUR nel 1993) Noah Gordon ci dona il secondo libro di una splendida trilogia e lo fa con il suo stile pacato e incalzante, un qualcosa di magnetico che non potrà che entrarci dentro. E noi saremo ben lieti di farlo accomodare.

Personaggi che sentiremo come nostri amici, scenari descritti magnificamente e dialoghi che rasentano la perfezione, ecco gli ingredienti che questo grande autore userà sapientemente (e a profusione) per “stregarci”. Una stregoneria buona, però, perché ci donerà ore piacevoli e ci insegnerà anche qualcosa.

Un libro che mi sento di dedicare a chiunque, una storia che non ha target specifici perché è una storia ben scritta. E sarà un piacere, leggerla.