Le pietre raccontano Catanzaro dal X al XVIII secolo
- Autore: Maria Adele Teti
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2024
Maria Adele Teti è una professionista di estremo valore, con un curriculum professionale di altissimo profilo e un percorso accademico che l’ha resa voce autorevole nel campo dell’urbanistica e dell’architettura. Durante la sua attività di docente ordinario presso l’Università "Mediterranea" di Reggio Calabria, ha caratterizzato il suo lavoro con una visione interdisciplinare, che ha unito teoria e pratica, esplorando come le città e i territori si trasformino nel tempo. Ha affrontato temi cruciali come la sostenibilità, la rigenerazione urbana, la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale della città antica e nel suo rapporto con la modernità. Oltre alla sua attività accademica, Maria Adele Teti è anche autrice di numerosi saggi, articoli scientifici e pubblicazioni che riflettono la sua capacità di analisi e la sua sensibilità culturale. Come urbanista, ha partecipato a numerosi progetti e collaborazioni volti alla valorizzazione del territorio calabrese, combinando competenze tecniche e una visione umanistica che guarda al contesto culturale e sociale dei luoghi. Questa doppia prospettiva le ha permesso di offrire un contributo significativo alla riflessione sul futuro delle città mediterranee.
L’autrice rappresenta un esempio di come l’urbanistica possa essere strumento non solo di trasformazione fisica dei luoghi ma anche di rigenerazione culturale, stimolando una nuova consapevolezza del valore dei territori e delle comunità che li abita. Nella sua ultima pubblicazione, Le pietre raccontano Catanzaro dal X al XVII secolo. Linee di ricerca per la rigenerazione dei centri storici (Aracne, 2024) dimostra una conoscenza profonda della sua città e intreccia alla profonda conoscenza dei documenti storici il rapporto con i reperti materiali, fatti dalle tracce visibili: “le pietre” della città.
La sua è un’analisi attenta, acuta, professionale ma, altresì, capace di essere appassionata, al punto da riuscire a trasmettere questa passione al lettore, che si ritrova a guardare il centro antico con occhi nuovi. Il libro non è solo una celebrazione di Catanzaro, ma un invito a riscoprire e valorizzare il patrimonio culturale, troppo spesso trascurato.
La forza del libro risiede nella sua capacità di intrecciare la storia con le emozioni. Maria Adele Teti non si limita a elencare fatti o date, ma riesce a evocare immagini vivide, riportando in vita le atmosfere e le vicende che hanno plasmato la città. I luoghi descritti non sono semplici monumenti o elementi del paesaggio urbano, ma protagonisti di un racconto che coinvolge il lettore e lo porta a scoprire un patrimonio ricco e complesso, fatto di stratificazioni di popolazioni e funzioni che hanno, pian piano, addensato la città antica.
Dal punto di vista stilistico, il testo è fluido e poetico, capace di alternare momenti di riflessione a descrizioni dettagliate e ricche di fascino. La scrittura di Maria Adele Teti si rivolge sia agli esperti che a chiunque ami la sua città, rendendo l’opera accessibile e coinvolgente.
Le pietre raccontano Catanzaro dal X al XVIII secolo. Linee di ricerca per la rigenerazione dei centri storici
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