La via Francigena passo dopo passo. 2200 km da Canterbury a Roma
- Autore: Alberto Foppa Vicenzini
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2024
La via Francigena passo dopo passo. 2200 km da Canterbury a Roma (Mursia, 2024) non è una guida né il racconto di un viaggio, bensì un libro di condivisione, un personale e confidenziale “diario di bordo”.
La condivisione da parte dell’autore delle sue esperienze, delle sue emozioni, di cosa sia la Via Francigena, di come si sia preparato ad affrontare il viaggio e di tutto ciò che gli è capitato lungo il cammino in solitaria.
Alberto Foppa Vicenzini è laureato in Informatica e lavora presso un’azienda di consulenza direzionale. Amante della natura e delle passeggiate all’aria aperta, ha percorso il Cammino di Santiago in Spagna, il Cammino d’Assisi e di San Benedetto in Italia e nel 2022 ha potuto realizzare il suo sogno: percorrere la Via Francigena da Canterbury a Roma.
Cos’è la Via Francigena?
Un lungo percorso che attraversa cinque stati: dalla cattedrale di Canterbury dove si trova la pietra miliare del kilometro zero e dopo aver attraversato Regno Unito, Francia, Svizzera, Italia e Città del Vaticano, all’ultima tappa in Piazza San Pietro. Esiste anche una continuazione del percorso in Puglia a Santa Maria di Leuca, chiamata la Via Francigena del Sud. Il nostro autore si definisce “un camminatore seriale”, e il camminare gli produce gioia e benessere mentale e fisico.
Qualcosa che gli nasce dal profondo, un piacere intrinseco del camminare e la voglia di evasione. Aveva iniziato con il Cammino di Santiago e successivamente con “percorsi corti”.
Inutile dirlo, una gioia immensa nell’averli percorsi. Non c’è niente di più bello, passo dopo passo, lentamente, che affrontare una salita sotto il peso dello zaino, sentendo la fatica e i battiti del proprio cuore nel silenzio più assordante, immerso nella natura e poi, quando meno te lo aspetti, arrivare in cima e godersi il panorama mozzafiato che si apre davanti ai tuoi occhi. Stanco ma felice!
L’intero cammino della Via Francigena prevede un tempo che varia da tre mesi a tre mesi e mezzo, e per chi voglia intraprenderlo dovrà annotarsi una serie di attenzioni, prima tra tutte le credenziali del pellegrino, il documento dove far apporre il timbro ad ogni fine tappa. E programmare l’organizzare delle tappe, come ad esempio per la traversata del Gran San Bernardo che è percorribile solo quattro mesi all’anno; le prenotazioni delle strutture ricettive, per le quali l’Italia è la nazione più organizzata, e i punti di ristoro. Non si dovranno trascurare le temperature dei posti, spesso passaggi dalle minime alle massime, le pioggie e il vento e, inoltre molto determinante, la tipologia del territorio, strade serrate o asfaltate, sentieri di montagna. E infine tenere in considerazione che è un percorso in solitudine, il cui silenzio spesso spaventa.
La bellezza del cammino, scrive l’autore, nel suo movimento lento è l’arte di sapere cogliere le sfumature della natura passo dopo passo: l’importante non è l’arrivo bensì il viaggio esterno ed interiore. Un capitolo è interamente dedicato a ciò che si avrà con sé nel viaggio, “La casa sulle spalle”.
Lo zaino consigliato non dovrà essere molto capiente; le scarpe di ottima qualità; un abbigliamento a cipolla e un cappellino impermeabile per la pioggia.
Per il nostro autore è stato importante, “da bravo pellegrino”, riportare su un taccuino i suoi appunti di viaggio, le difficoltà e i suoi stati d’animo, e i nomi delle persone incontrate: il francese Philippe, Giancarlo e i sei ragazzi di Verona.
Lungo il percorso affrontato narra dei dolori duranti il cammino, a volte del trovarsi sotto un diluvio o del caldo torrido.
Dei suoi pernottamenti: centouno letti diversi, centouno cuscini differenti.
Uno dei pernottamenti che gli è rimasto impresso è quello di Seraucourt – le- Grand, un paese di ottocento abitanti nella regione dell’Alta Francia: un camping con tende e roulotte. E quello indelebile di Mouthier-Haute-Pierre, comune di trecento abitanti incastonato in un anfiteatro dominato da ripide scogliere.
L’Italia, e lo scrive a chiare lettere, è più avanti nell’accoglienza pellegrina e molte delle città toccate lungo il cammino sono mete turistiche famose.
Non manca di raccontare anche alcuni fatti spiacevoli, come la brutta avventura di essere stato derubato, e le difficoltà presso una stazione di polizia estera.
Racconta dell’evento molto toccante della lavanda dei piedi, un rito antichissimo che compiono i volontari che gestiscono gli ospitali della Confraternita di San Jacopo.
A Radicofani, nella splendida Val d’Orcia, “con i suoi dolci rilievi dai variopinti colori”, il rito della lavanda è il gesto di accoglienza come è indicato negli scritti della confraternita.
Nell’antichità la lavanda dei piedi segnava il ritorno a casa, o l’accoglienza in una casa amica. Potersi lavare i piedi significava essere arrivati, riposarsi e rimettersi in forze.
La Via Francigena, scrive infine il nostro autore, è un cammino che offre un infinito di meravigliosi paesaggi. Dalla vastità della pianura francese del nord alle splendide città da visitare; dal percorso nella parte svizzera molto impegnativo alla città di Montreaux; e poi in Italia dalle Alpi al Piemonte “dove le montagne cedono il passo alle colline”, fino in Toscana, la parte più bella del cammino.
La Via Francigena è l’esperienza di un cammino immersivo,intenso e pieno di fascino, nel quale si apprende come affrontare gli imprevisti della vita e le proprie paure.
Buon cammino a tutti!
La Via Francigena passo dopo passo: 2200 km da Canterbury a Roma
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