La collina dei delitti
- Autore: Roberto Carboni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2021
Mi aveva colpito il precedente romanzo di Roberto Carboni per la capacità di creare in un ambiente tipicamente italiano un clima gotico, nel quale nebbia e oscurità contribuivano alla crescita angosciosa della suspense. Ora, nel nuovo libro La collina dei delitti (Newton Compton, 2021), attesissimo dai suoi ammiratori, Carboni si misura con la neve, continua e invadente, intorno a cui si muovono per la maggior parte i protagonisti della storia. Una Bologna ricca nella quale vediamo aggirarsi famiglie felici e potenti: una villa con un grande parco, dove vivono la famiglia Moretti, l’architetto Gabriele, sua moglie Benedetta, oculista, e la bambina Clara, di appena sei anni. Nella casa vicina ci sono invece Adriano e Flavia, i suoceri di Gabriele, potenti e influenti professionisti che hanno mal sopportato il matrimonio della figlia con lo sconosciuto architetto, al quale avrebbero preferito un medico affermato. Benedetta è amica di giovinezza di Silvia Conti, figlia di un grosso industriale, manager a sua volta, volitiva e arrogante. Dieci anni prima, c’erano state strane feste a cui la crema della gioventù cittadina aveva accettato di partecipare. C’era anche una modella sudamericana, Anna Paola, arrampicatrice e desiderosa di far parte di quel mondo di potere e ricchezza dalla quale si sentiva esclusa.
Il passato torbido, nel quale droga alcol ed esoterismo, riti satanici e ricatti si erano svolti in una villa sulle colline, torna alla ribalta quando i nuovi proprietari del terreno decidono di scavare per costruire una piscina. Imprevedibilmente emergono cadaveri che erano stati sepolti molti anni prima. La città ne rimane sconvolta, polizia e magistratura intervengono, ma il commissario Alvoni, incaricato delle indagini, capisce subito che il caso è estremamente complesso e ramificato, e sarà difficile risalire agli assassini, forse seriali, certamente intoccabili, capaci degli orrori che man mano emergono dal terreno. Mentre continua a cadere la neve, che potrebbe celare tutto.
Per non rivelare di più, dico che i personaggi della storia sono ben costruiti, e non era facile, dato il terreno scivoloso nel quale l’autore si è avventurato. In terra russa, ai confini del mondo, c’è un luogo chiamato Krasnoyarsk, dove avvengono misteriosi fatti di natura esoterica, dove si evocano i morti, dove si comunica con gli spiriti dell’aldilà, si vivono esperienze soprannaturali. E proprio dallo studio di quegli eventi parte la narrazione.
Pur essendo La collina dei delitti un romanzo di fantasia, Roberto Carboni si è inoltrato in quel mondo per lo più sconosciuto nella nostra tradizione e ha costruito una storia che “prende il lettore alla gola”. La caratteristica che più colpisce nel libro è la capacità di mettere insieme una tranquilla “normalità” di esistenze borghesi, dove si vive, si lavora, ci si incontra, si festeggia, si beve, si gioca con i bambini, e un mondo di orrenda violenza fisica e psichica, dove “ si è chiamati” da forze oscure, ci si maschera, si sevizia, tortura, uccide, in nome di credenze assurde che tuttavia trovano giustificazione in sedicenti cultori di scienze occulte.
La città di Rimini, la spiaggia del divertimento estivo e della tradizione felliniana, diventa qui il luogo cupo dove un convegno di misteriosi studiosi che si nutrono di volumi sulla negromanzia, sulla profezia, sui sacrifici rituali si è dato appuntamento.
Di chi può fidarsi Gabriele, mentre tutta la sua vita familiare e professionale sembra crollargli addosso? Sta impazzendo, la sua mente evoca mostri, è anche lui coinvolto in una passato che ha totalmente rimosso? Può aiutarlo l’ipnosi a cui disperato ricorre? Chi minaccia la sua bambina fin dentro il recinto della villa di famiglia? Che ruolo svolge sua moglie, che sembra sempre più lontana? Il commissario Alvoni riuscirà a stanare i colpevoli degli atroci delitti?
Gli interrogativi si susseguono portando il lettore a leggere il libro fino all’ultima pagina, del tutto imprevedibile. Nelle oltre 470 pagine del suo libro Carboni non ci lascia un attimo, tenendoci legati ad un’atmosfera per la quale proviamo repulsione, tra scienza e magia, di cui si stenta a cogliere il confine, ma che tuttavia ci cattura. “La cultura dell’Apocalisse è appena cominciata”, si legge nell’esergo de La collina dei delitti: è anche questo che vuole comunicarci Roberto Carboni?
La collina dei delitti
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Roberto Carboni, nato a Bologna , è docente di scrittura creativa a tempo pieno. Ha posto la sua firma a numerosi testi, l’ultimo dei quali si intitolava Il giallo di Villa Nebbia. Ora torna sulla scena letteraria con La collina dei delitti, un romanzo giallo avvincente e molto emozionante.
Inizia con il macabro ritrovamento di un cadavere sepolto in collina durante i lavori di scavo di una villa tra Modena e Bologna, a Montebudello. L’architetto Gabriele Moretti apprende dalla televisione questo evento, ma dal quel momento la sua vita ne viene totalmente sconvolta. Comincia ad accusare strani malori, incubi spettrali e cadaveri resuscitati gli affollano la mente senza spiegazione alcuna. Ma non solo: trova biglietti senza senso anonimi in ascensore, e persino i suoi cari lo guardano con sospetto crescente. E’ diventato improvvisamente pazzo? Oppure qualcuno è interessato a farglielo credere? E qual è il collegamento tra l’architetto, i suoi suoceri, la sua stessa moglie e quelle colline misteriose?
Un giallo classico, esoterico, di grande interesse. Scritto con una prosa fine e molto curata, descrittiva al punto giusto, il romano è ricco di colpi di scena e non può che travolgere il lettore più curioso. Personaggi vividamente narrati, una trama adrenalinica ben orchestrata, completano la caratterizzazione di un testo costruito con sapienza e perizia narrativa.
Un giallo di classe, raffinato e di grande atmosfera, curato nei dettagli.
Adatto agli amanti del genere, e a chi ama le storie esoteriche e di sette.