L’ombra della solitudine di Paolo Roversi

Paolo Roversi torna in libreria con il suo personaggio di punta, l’Hacker Enrico Radeschi, protagonista nel libro intitolato L’ombra della solitudine, pubblicato da Marsilio editore.
Per chi non conosca il personaggio, Enrico Radeschi è il fondatore della rivista online “Milano Nera”, è un hacker, capace di penetrare nei sistemi informatici più sicuri in assoluto, guida con disinvoltura una Vespa gialla, anno 1974, detta il Giallone, ed ha amici un po’ discutibili come il Danese, con cui condivide avventure al limite dell’assurdità e della legalità.
In questo caso avviene un omicidio che lo coinvolge direttamente, perché la sua fidanzata Amanda viene brutalmente uccisa:

Si tratta di una sorta di boudoir dove, al centro, troneggia un grande letto rotondo pieno di cuscini; lenzuola rosso fuoco, moquette color panna, pensati tende di broccato per garantire la privacy, un mobile bar fornitissimo e un frigo basso contenente vino, birra e champagne, un comodino rosso con un cassetto rovesciato da cui spuntano scatole di cialis, viagra, preservativi e lubrificanti assortiti. (…) il cadavere della donna giace sul pavimento, verso il muro di destra. Una lunga corda bianca le stringe i polsi, il collo e le caviglie. È bionda, e da viva doveva essere molto bella. È morta soffocata.

Dunque la sua fidanzata era una escort. Ovviamente Enrico non ne è a conoscenza, e a dolore si aggiunge dolore:

Mi sento svuotato. Non riesco a capire come sia possibile che la donna con cui trascorrevo ogni momento libero avesse una doppia vita, e soprattutto come io abbia potuto non accorgermene.

Enrico non si capacita e in questo caso emerge con prepotenza tutto il suo dolore e la sua malinconia. Ma Amanda era veramente una escort? Qual è la verità? Chi ha voluto intensamente la sua morte?
Non soltanto: il vicequestore Sebastiani Loris chiede il suo aiuto per risolvere un altro intricato caso. Infatti è accaduta una grave rapina ad un portavalori, che ha fruttato ai rapinatori un grosso bottino. La polizia non riesce a venirne a capo, e non si capacita come ciò abbia potuto accadere:

L’assalto al blindato con tanto di fumogeni, proiettili sull’asfalto, bande chiodate e adrenalina che ancora si respira nell’aria lo aiuta a tenersi vivo, attivo, utile.

Dalle prime ricostruzioni e dai filmati che Enrico riesce a visionare, addirittura, sembra coinvolto in prima persona il suo amico Danese. Ma sarà veramente così? Lui non era impegnato a ritrovare la figlia che per anni ha ritenuta morta? Che accadrà?
L’ombra della solitudine è un giallo al fulmicotone, abilmente orchestrato dall’autore. Ritroviamo i personaggi che già in precedenza abbiamo amato ed apprezzato. In questo ultimo libro colpisce moltissimo il personaggio di Enrico Radeschi che con la sua ironia che lo ha sempre caratterizzato non riesce a venire fuori da una situazione oscura e molto dolorosa. Si sente aggirato, preso in giro, non ha più punti di riferimento e persone accanto a lui, deve assolutamente risolvere un caso che lo coinvolge in prima persona. Ma ci riuscirà? Riuscirà a ritrovare la lucidità mentale per portare a termine un caso così intricato e buio?

Un giallo con una trama ben costruita e personaggi descritti nei minimi particolari. Sono personaggi che spesso vivono su un sottile confine tra legalità ed illegalità, lo stesso Radeschi ha una personalità bordeline e molti segreti da nascondere. Ma sono anche molto umani, vivono e soffrono e sono colti nella loro intimità e nella loro sensibilità.
Ne consegue una lettura di genere per estimatori dell’autore e dei suoi precedenti libri. Una garanzia di qualità per un libro che si rivela essere avvincente e molto intrigante, ricco di colpi di scena, che spesso capovolgono sorti che sembrano già decise per principio. Attendendo il prossimo libro, non possiamo che elogiare e consigliare la lettura di questo libro.