L’arte della scrittura (Wen Fu) fu scritto dal poeta cinese Lu Ji nel tardo terzo secolo d.C. ed è un classico componimento in metrica libera, letto in tutto il mondo.
La mia copia è un’edizione del 2002 di Ugo Guanda Editore, con introduzione a cura di Sam Hamill.
Lu Ji nacque nel 261 d.C.; valoroso soldato divenuto segretario personale dell’imperatore cinese Hao, fu accusato di tradimento e messo a morte all’età di 42 anni.
Il Wen Fu di Lu Ji domina il tempo e i suoi insegnamenti sono qui e ora freschi come lo erano quasi duemila anni fa.
Quando scriviamo, il viaggio
è a volte facile e scorrevole,
a volte arduo e faticoso.
Placare le acque scure del cuore,
cogliere dai pensieri profondi
il giusto nome delle cose.
Scrivere è un atto di coraggio e responsabilità, avulso dal caotico affannarsi per conquistare fama e gloria; è disciplina interiore, senso di responsabilità del poeta che deve allontanare la miseria e il disordine per illuminare la verità, che è bellezza e grazia.
L’arte della scrittura è il vento che dissolve la nebbia.
A volte le parole si offrono spontanee;
a volte sediamo in silenzio,
mordendo il pennello.
La scrittura è anzitutto calligrafia abilità e conquista dell’uomo che distilla in selezionati segni i significati.
Placare le acque scure del cuore,
cogliere dai pensieri profondi
il giusto nome delle cose.
...
Per articolare la ragione
è l’essenza della lingua a dover parlare
verbosità significa mancanza di virtù.
Abbiamo dimenticato noi scrittori digitali che la scrittura è nella sua essenza un esercizio amanuense, applicarsi per acquisire una bella calligrafia è una disciplina mentale e spirituale sparita dalla nostra educazione.
Lo scrivere è un’abilità che stimola a riflettere e libera lo spirito critico, tracciare i segni sul foglio è un rito che accende la capacità di intuire, insegna a guardare dentro alle cose. Nell’atto di scrivere arriviamo a sondare le mille e una nature che ci portiamo dentro, siamo sospinti verso territori inesplorati poiché se c’è una storia che merita sempre di essere scritta è quella della nostra personale ricerca della verità. La calligrafia è un formidabile strumento di conoscenza.
Il piacere che lo scrittore prova
è il piacere dei saggi.
E dentro a ognuno di noi alberga un poeta.
La composizione è un Ikebana meraviglioso che sta dentro al vuoto, esile e fragile, che emana grazia. E questo è il dono per il lettore.
La scrittura è stata una conquista epocale per l’umanità, arrivata anche molto tardi o ancora da arrivare in molte regioni del pianeta, e noi digitali l’abbiamo già accantonata per una tastiera.
Qualche tempo fa un’insegnante di fronte alle mie osservazioni sulla pessima scrittura di mia figlia mi disse: “cosa vuole per loro non è più importante scrivere useranno solo la tastiera”.
Sic!
L'arte della scrittura
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