Il mistero della sciamana. Un viaggio archeologico alla scoperta delle nostre origini di Harald Meller e Kai Michel

Il mistero della sciamana. Un viaggio archeologico alla scoperta delle nostre origini (Feltrinelli, 2024, trad. di Nicoletta Giacon) di Kai Michel e Harald Meller è la riapertura di un caso irrisolto di archeologia: il ritrovamento di due corpi, di una donna e di un bambino risalenti a 9000 anni fa, recuperati durante degli scavi per installare una conduttura dell’acqua presso la cittadina di Bad Dürrenberg in Germania.

La scoperta viene però occultata dai nazisti che dichiarano di aver ritrovato un solo corpo e che questo apparteneva a un antenato ariano; tuttavia le motivazioni di tale affermazione non sono esclusivamente di carattere razziale, ma un errore della cultura patriarcale. Infatti si riteneva che le sepolture ricche di ornamenti appartenessero a capi di tribù o figure rilevanti nella società di genere maschile. Rimane comunque un monito concreto su come la scienza, la storia e l’archeologia non siano mai neutre del tutto, e di conseguenza il modo in cui il passato veniva spesso manipolato per finalità ideologiche.
I recenti progressi nel campo scientifico e nell’archeologia, grazie agli avanzati metodi di analisi in laboratorio, hanno permesso di individuare come le ossa rinvenute appartenessero a una donna e oltretutto dalla pelle nera, e anche che i corpi fossero due e non uno. La donna in questione, proprio perché sepolta assieme a diversi oggetti sacrali, si ritiene fosse una sciamana prestigiosa per la sua epoca. Il testo a questo punto si infittisce di numerosi paragrafi dedicati alla storia dello sciamanesimo: le origini, le tradizioni religiose e come la presunzione e la svalutazione tipica dei paesi occidentali rappresentino l’assunto per civilizzare le altre etnie a loro dire meno evolute.
Uno degli aspetti interessanti è che gli autori mostrano come il ruolo delle donne nelle società antiche fosse assai diverso rispetto al mondo Occidentale, e di come queste potessero rivestire posizioni assolutamente centrali all’interno della comunità. Il libro dunque non si limita a narrare la scoperta archeologica, ma intreccia nozioni di genetica, antropologia e storia delle religioni, offrendo una visione ampia che mette il reperto nella sua dimensione umana, sociale e culturale. Come spesso accade in queste discipline, ogni ipotesi non è mai conclusiva e molti passaggi restano teorie e interpretazioni da riordinare ancora e ancora.

Il mistero della sciamana. Un viaggio archeologico alla scoperta delle nostre origini è scritto in modo accessibile e, sebbene richiede una forte attenzione, le parti più “complesse” sono ben dosate e la narrazione ha momenti quasi investigativi, che mantengono viva la curiosità.