Il grande sonno
- Autore: Raymond Chandler
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Adelphi
- Anno di pubblicazione: 2019
Il grande sonno di Raymond Chandler (Adelphi, 2019, trad. G. Pannofino) è uno dei capisaldi del genere hard boiled, sottogenere del mistery nato nell’America degli anni Venti con Dashiell Hammett (Il Falco maltese). Chandler si fa ispirare e qui crea il detective Philip Marlowe, contribuendo a delineare i tratti distintivi dei personaggi propri del genere. La figura principale è quella dell’investigatore sarcastico, malinconico e solitario, in contrasto sia con i criminali che con le autorità, insolente e burbero, ma caratterizzato anche da una sua etica professionale e regole morali che non trasgredisce mai. L’ambientazione è una città buia e fumosa, violenta e corrotta, protagonisti un uomo con impermeabile e cappello e immancabile sigaretta in bocca, criminali di ogni risma e donne fatali.
Dedito ad alcolici e sigarette, Marlowe è un ex poliziotto licenziato per insubordinazione, destinato a essere un’icona nel panorama letterario del noir, reso altresì celebre dal volto e dal carisma di Bogart nella trasposizione cinematografica del 1946.
Il romanzo è narrato in prima persona da Marlowe e la trama è ricca e articolata tanto che si fatica a starle dietro, ma lo stile di Chandler è incalzante, la prosa evocativa e i protagonisti realistici.
“Indossava un pigiama da salotto color ostrica, con una vestaglia bordata di pelliccia bianca, fluente come la spuma di un mare estivo sulla spiaggia di un’isoletta esclusiva.”
“Ho acceso una sigaretta soffiando il fumo verso di lui, che lo ha annusato come un terrier con la tana di un topo.”
Marlowe è ingaggiato dal vecchio milionario Sternwood per indagare sul tentativo di ricatto che coinvolge la più giovane delle sue figlie, Carmen, da parte di un libraio, Geiger. Ma Marlowe si accorge che il vecchio è più interessato alla scomparsa del marito della figlia maggiore Vivian. Rusty Regan era un ex contrabbandiere scomparso qualche tempo prima al quale Sternwood era molto affezionato. Marlowe si ritrova a indagare su un intreccio di vicende torbide, contrabbando di libri pornografici, omicidi e gioco d’azzardo. Geiger morirà poco dopo e Marlowe sbroglierà a circa metà libro il caso della sua morte, ma capisce che la vicenda è ben più complessa e autonomamente decide di andare avanti.
Marlowe si muove in una Los Angeles degli anni Trenta tetra, battuta da una pioggia insistente che ci accompagna per quasi tutta la storia, popolata da criminali, violenza e malaffare. Chandler ci dona delle descrizioni dell’ambiente ricche di metafore, calandoci in un’atmosfera cupa, densa di fumo di sigarette e dal sapore di whisky.
Anche le descrizioni dei personaggi sono dettagliate e suggestive, dialoghi incisivi, pungenti. La narrazione è cruda, scarna, aspra, propria dello stile hard boiled, ma Chandler non sfocia mai in un linguaggio volgare o scene troppo violente.
La storia lascia dell’amaro in bocca come un classico del noir che si rispetti, con il male che non si trova solo nei bassifondi di Los Angeles o nelle bische clandestine, ma si cela anche nelle ville dei ricchi e viziati che non si salvano dalla decadenza morale.
“Che importanza ha dove si giace, quando si è morti? In un lurido pozzo nero o in una torre di marmo in cima a una collina, fa lo stesso. Quando si è morti si dorme il grande sonno, e a cose del genere non si bada.”
Io ho letto l’edizione Adelphi del 2019 con una traduzione più attuale, narrata in un insolito passato prossimo. L’edizione precedente del 1987 (Feltrinelli) presenta una traduzione con termini ed espressioni più retrò, ma una prosa ugualmente affascinante.
Il grande sonno
Amazon.it: 20,90 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il grande sonno
Lascia il tuo commento