Il gatto, il cantante e il plettro portaforuna di Gianluca Morozzi

Un delitto misterioso: un cantante che ha vissuto il suo periodo di gloria viene ritrovato morto nel suo camerino chiuso a chiave poche ore prima di un concerto (ovviamente annullato). Accanto al cadavere un gatto, alcune boccette di sonniferi e un stereo che continua a propinare musica ad alto volume. Causa del decesso: un plettro gli ha reciso la gola. Cosa mai è accaduto tra quelle quattro mura? Sareste in grado di dirlo? In fin dei conti gli elementi sono davvero pochi e la soluzione è proprio lì, davanti a noi, a portata di mano.

Gianluca Morozzi ci narra una storia a scatola chiusa. Potrebbe essere definito così il suo romanzo Il gatto, il cantante e il plettro portaforuna (Guanda, 2015): sembra un’espressione improbabile, ma è l’unico modo per descrivere una vicenda che intrappolerà le nostre sinapsi in un enigma irrisolvibile almeno all’apparenza.

L’ennesima prova della genialità di questo autore, una storia che ha l’unico difetto di finire davvero troppo presto. Dedicata a chi ama il mistero, a chi adora lo stile “morozziano” o, semplicemente, a chi cerca un libro che valga il tempo speso per leggerlo.