I fabbricanti di cioccolato di Lisa Graf

I fabbricanti di cioccolato (Giunti, 2025, titolo originale Lindt & Sprüngli, traduzione di Roberta Zuppet) di Lisa Graf è il primo volume della nuova saga “Lindt & Sprüngli”, che illustra la storia delle due famiglie di cioccolatieri svizzeri celebri in tutto il mondo.

Zurigo, 1826.

Era inizio maggio, e le foglie di tiglio appena spuntate avevano steso pennellate di verde brillante tra le case. Dopo essere uscito da scuola, Rudolf corse a casa come se avesse il diavolo alle calcagna senza lasciarsi distrarre come al solito.

Rudolf Sprüngli, detto Ruedi, 10 anni circa, uscito da scuola, si era recato alla pasticceria Confiserie Vogel, in cui lavorava il padre pasticcere e dove aveva sperato di trovare sua madre. La mamma dormiva nel suo letto, perché ammalata, e quando respirava continuava a fare quel rumore, che ora era un po’ più sommesso, ma che suonava ancora minaccioso. Ruedi, prima di lasciare l’appartamento, aveva tirato fuori da sotto il suo letto un barattolo di latta delle dimensioni di una saponetta, mettendolo in tasca dopo aver soffiato via la polvere dal coperchio. Il ragazzino si era recato alla farmacia Elefanten-Apotheke in cerca di una medicina in grado di far guarire la madre. Il farmacista Flückiger aveva preparato una miscela di cacao e zucchero con l’aggiunta di qualche goccia di burro fuso per poi premerlo in uno stampo di legno. Il risultato era stata una piccola tavoletta. Avrebbe gradito la mamma questa invenzione del farmacista? Certamente, e non sarebbe stata la sola.

Per tutti i lettori golosi di cioccolata, un volume che narra le origini dell’impero Lindt & Sprüngli, che in Germania ha venduto oltre centomila copie e ha raggiunto il primo posto nella classifica dei bestseller “Spiegel”. Una trama avvincente e appassionante, dove sembra di avvertire l’inebriante e intenso aroma del cioccolato. Non sarà un peccato di gola se il libro verrà letto mangiando cioccolato fondente o al latte, secondo i gusti.

È impossibile smettere. Stento a credere che questa sia una medicina. Però mi rende davvero felice.