

Gloria sta in disparte
- Autore: Andrea Biscaro
- Genere: Libri per ragazzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2025
L’hanno mortificata, umiliata, derisa, in una parola: bullizzata. L’hanno spinta sulle scale, una gamba fratturata, gli occhiali rotti, il cuore in pezzi, tanto rancore ad avvelenarla. Ha deciso di chiudere con la scuola, dopo la terza media. Si è autoesclusa. Ha sbarrato la porta della camera, l’ha resa impenetrabile anche ai genitori. Si è trasformata in una invisibile. Gloria sta in disparte è apparso da poco, pubblicato da Il Mulino a vento, marchio del Gruppo editoriale marchigiano Raffaello (maggio 2025, collana Alpha, 128 pagine), un romanzo per ragazzi dagli undici anni in su, che gli adulti non dovrebbero, devono! leggere. È la novità di un motivatissimo Andrea Biscaro e un esempio d’impegno sociale, di partecipazione, di sensibilità attiva verso un tema di drammatica attualità, affrontato con lucidità e delicatezza da uno scrittore versatile, che non finisce di aggiungere generi al suo catalogo. Maneggia alla grande l’horror, anche il soprannaturale e il mistero. Gli viene facile raccontare la crudeltà, la sopraffazione, la perversione, ma questa volta denuncia il bullismo, in cui ritroviamo tutte queste negatività, sia pure in scala ridotta, minorile. Non per questo risultano meno gravi e non sono trascurabili. Non possiamo ignorare i tanti, troppi juvenis iuveni lupus tra noi.
Si rivolgono ai giovani i titoli della collana Alpha. Una generazione che si racconta, con “storie che toccano il cuore”, come quella di Gloria. Ha quattordici anni ed è una ragazzina hikikomori.
Puzzi! Cretina, faccia da rana, talpa, sfigata, scema.
La chioma che si è fatta crescere non è riuscita a schermarla dal mondo, nemmeno lavata di fresco, il giorno prima. Non l’ha protetta dalle compagne, che si sono avventate contro i suoi capelli, sulle scale, a scuola. È un merito per l’autore ferrarese, residente sul Giglio, avere scritto di bullismo, dell’impatto sulla mente fragile e in formazione di un’adolescente, del come si precipita nell’abisso dell’esilio volontario dalla vita. Questa volta, però, soprattutto uscirne, perché Gloria è un romanzo di militanza sociale, non un thriller. È un contributo di conoscenza, sbatte un problema in prima pagina, ma con un finale positivo. C’è una vita d’uscita, lastricata di tenerezza, amicizia e affetto, e viene lodevolmente indicata ai più giovani, come il suggerimento di un fratello maggiore, se non un padre, non come una lezione ex cathedra. Andrea è uno scrittore di professione, non si veste dei panni di un insegnante, sociologo, psicoterapeuta e nobilita il ruolo d’autore con l’obiettivo rilevante e attuale, che si è posto.
La biografia di Andrea, nel risvolto di copertina, è decisamente minimalista: artista poliedrico, vive da anni sull’Isola del Giglio e vanta molte pubblicazioni, tra libri per ragazzi, albi, fumetti, thriller, romanzi storici, gialli, poesia, per le maggiori case editrici. Si aggiunge solo ch’è un ghostwriter tra i più accreditati in Italia. Del Biscaro conosciamo parecchio di più, ad esempio ch’è anche musicista e ha pubblicato cinque dischi con una band folk pop.
Hikikomori, spiega, è un termine giapponese, significa stare in disparte. Si attribuisce a chi sceglie di ritirarsi dalla vita sociale, a volte per anni, quando non per sempre, chi si auto reclude nella propria abitazione, in particolare nell’età adolescenziale, sottraendosi a ogni contatto diretto col mondo esterno, spesso anche con i familiari. Si tratta di un disagio adattivo sociale. Sono giovani inibiti, spesso molto intelligenti, ma di carattere gravemente introverso e introspettivo. La loro spiccata sensibilità li porta ad allontanarsi dai coetanei, con cui faticano a relazionarsi e da cui si sentono feriti, tanto da convincersi di stare meglio da soli, lontani da tutti. In Italia, sono ritirati sociali circa 120 mila bambini e ragazzi, l’anno scorso in 543 mila hanno lasciato la scuola dopo la licenza media. Crescono anche le richieste di presa in carico presso i servizi di neuropsichiatria infantile di adolescenti con problemi psicologici.
Gloria è strabella, scrive Andrea, ma si crede strabrutta. È alta e slanciata, ma si vede lunga e storta. Ha una massa di capelli ricci infiniti, stupendi, ma li considera stupidi e imbizzarriti, orribili come quelli di una strega. È miope, ma quanti portano gli occhiali? Magari aggraziati, alla moda. Per Gloria, la sua stanza è il luogo più protetto del mondo. Solo in quel rifugio non ha paura. Si fa chiamare Glo, il suo nickname online. Tutto ciò che le basta è il computer, sempre acceso, amici e amori sono lì dentro.
Quando l’hanno buttata giù dalle scale, quello che l’ha ferita di più sono state le risate “di quelle sceme”, di tutti gli altri compagni, della scuola intera e del mondo. Dopo gli esami di terza si è barricata nel suo mondo rassicurante, la sua stanza, il suo computer, i suoi manga, gli amici che trova in rete, simili a lei. Gioca a Roblox giorno e notte, spesso in coppia con Greta, che è strabrava, oppure con Piero, che è super simpatico. A volte c’è anche Marco, con le sue battute a raffica. Mamma e papà non si azzardano a entrare, lasciano la cena fuori dalla porta, mangia solo pizza.
Ragazzi, entrate nelle pagine di Andrea Biscaro, sedete affianco a Gloria, ascoltate Manuel, osservate, toccate, sfiorate, leggete, fate quello che ognuno dovrebbe fare alla sua età: stare fuori, al sole, all’ombra, tra le piante, in mezzo alla gente, accanto a una persona che ti vuole bene. E liberarsi dall’ansia, affrancarsi dall’assillo di blindarsi nelle stanze, di espellere fuori ogni cosa, di “lasciare fuori la vita”. Quella vera. Non ci si salva da soli, perché siamo come una collana, tante perle legate dallo stesso filo.

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