Generazione cloud. Essere genitori ai tempi di smartphone e tablet
- Autore: Michele Facci, Serena Valordi e Mauro Berti
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Centro Studi Erickson
- Anno di pubblicazione: 2013
Non si vieta la tecnologia ai bambini e agli adolescenti, così come non si impedisce ad un giovane di prendere la patente con la scusa che in automobile si possono far incidenti.
I nativi digitali sono nati in un’epoca in cui il web, lo smartphone e i social network sono pane quotidiano: tenerli lontani da questi strumenti significherebbe ridurre le loro possibilità di riuscita professionale.
Tuttavia, come per prendere in mano l’automobile serve la patente, così per vivere nell’era digitale serve un’adeguata preparazione. L’atteggiamento di genitori, insegnanti ed educatori (i c.d. immigrati digitali) verso la tecnologia è spesso estremo: di rifiuto e sospetto o di accettazione indiscriminata e scarsa vigilanza. Mentre i divieti ottengono lo scopo opposto di invogliare il giovane a sperimentare il mondo virtuale di nascosto, la scarsa vigilanza è quantomeno spiazzante: si lascia un figlio solo davanti a internet, libero di condividere qualsiasi contenuto con sconosciuti per tempi indefiniti (il web non dimentica!), mentre, ad esempio, non gli si permetterebbe mai di attaccare foto compromettenti sugli alberi del viale vicino casa.
Il livello di prudenza davanti ad uno schermo cade in picchiata: si clicca senza pensare su un banner o un "mi piace", mentre si starebbe molto sul chi-va-là davanti ad uno sconosciuto che ci chiedesse di guardare dentro alla sua borsa.
Questo libro vuol renderci consapevoli di questi ed altri pericoli, ma con buon senso: niente allarmismi, per carità, ma ragioniamo.
Osserviamo i ragazzi quando (se) interagiscono con adulti e coetanei. Spesso la rete diventa per loro un vaso di Pandora in cui cercano soluzioni per le loro incapacità relazionali ed emotive (che spesso riguardano non solo i giovani, ma anche le figure educative di riferimento).
Il linguaggio è molto chiaro: non servono conoscenze informatiche avanzate per leggere questo libro. I tre autori (due psicologi e un sovrintendente alla polizia di Stato) ci fanno ragionare sulle conseguenze della tecnologia nella vita quotidiana e nella psicologia, dal cellulare alla lavagna interattiva, dall’IPad al tablet. Con un filo conduttore che si legge tra le righe:
Talvolta internet e le tecnologie possono avvicinare persone lontane ma allontanare persone vicine.
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