

Fenomenologia dell’editoria indipendente
- Autore: Francesco Ciaponi
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Un saggio che mancava. Del quale si sentiva il bisogno. Un excursus sull’editoria indipendente dalle origini a oggi. Un lavoro importante, che fino a questo momento era stato affrontato solo in parte. Francesco Ciaponi ha preso l’argomento di petto, affrontandolo con un’analisi storica non del tutto esaustiva (ma sarebbe stato impossibile, sia chiaro) ma senz’altro dettagliata e di assoluto rilievo.
Secondo la ricostruzione dell’autore, i primi vagiti della stampa indipendente sono da situare addirittura attorno al 1100 d.C., ben prima della nascita di Johannes Gutenberg, con le xilografie della Biblia Papeurum, sorta di Bibbia a fumetti di notevole diffusione, che permetterà anche alle classi sociali meno abbienti di studiare (e interpretare) le sacre scritture del cristianesimo. Pubblicazioni che, attraverso i secoli, prenderanno altre direzioni, comprese quelle più impensabili, raggiungendo il massimo splendore a partire dal ’900, periodo sul quale il volume concentra la propria attenzione.
Fenomenologia dell’editoria indipendente (Edizioni del Frisco, 2020) non fa altro che riscostruire la storia di tutte quelle riviste cartacee che, in Italia come nel resto del mondo, si sono poste al di fuori del circuito commerciale o mainstream, tra clandestinità, opposizione ai gangli del potere (autoritario o democratico che sia), radicalità, tentativi di combattere la cultura ufficiale a colpi di “ismi”, di provocazioni e, perché no, di erotismo (se non di pornografia tout court), di fumetti e musica alternativa. Ecco, dunque, i manifesti letterari, la comparsa della controcultura psichedelica, le fanzine, le fiammate punk, i ciclostili dei gruppi extraparlamentari fino ai magazine più moderni. Un magma incandescente che Ciaponi, docente di Storia della Stampa e dell’Editoria, destreggia con competenza e passione, offrendo al lettore uno strumento per comprendere la portata di un fenomeno sociale e culturale che l’avvento di Internet non è riuscita a fiaccare del tutto.
Una buona parte delle riviste citate non ha mai trovato diffusione nel nostro Paese, la forza del libro sta proprio nel consentire a chi legge di scoprire e analizzare i percorsi di una massa non indifferente di pubblicazioni underground conosciuta, almeno sin qui, solo da studiosi ed esperti del settore. Per questo, e per molte altre ragioni, Fenomenologia dell’editoria indipendente rappresenta un supporto essenziale per chi volesse addentrarsi nel microcosmo della stampa libera. La scrittura vivace e per nulla cattedratica, nonostante i tanti richiami a una certa sociologia, aiuta non poco, al netto di qualche refuso di troppo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Fenomenologia dell’editoria indipendente
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