Factotum di Charles Bukowski

Factotum di Charles Bukowski (TEA, 2017, trad. S. Viciani) racconta l’arte di arrangiarsi, con una storia che parte dal nulla e sfocia nella quodinatià, nel dramma, nelle piccole gioie di tutti i giorni. Insomma, nella vita.

Un uomo senza soldi, senza un lavoro, verrebbe da dire senza arte né parte, ma non è così. Vivere alla giornata, mangiando e bevendo, e facendo l’amore; trovare un lavoro oggi per perderlo domani; ritrovarsi senza un soldo e poi averne un po’, grazie a piccoli espedienti e colpi di fortuna inaspettati. E finire di nuovo tutto.
Perdere gli amici, perdere l’amore, ritrovare i soldi, forse l’amore, magari un lavoro.
Ancora e ancora.

Leggere Factotum è fare un giro sulle montagne russe più pazze che possiate immaginare, quelle capitanate dal grandissimo Buk: Charles Bukowski parla di sé, di noi, della vita.
Un libro on the road, una storia da vivere giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, senza guardare indietro, ma anche senza guardare al futuro, un futuro che molti pensano di non avere. Eppure, la nuova alba giunge quasi per tutti, senza alcuna distinzione.

Factotum è dedicato ai più accaniti sostenitori di Bukowski, ma anche a chi vuol leggere qualcosa di reale, qualcosa nel quale può rispecchiarsi ogni giorno.
E Buk è Maestro, in questo.