

Ernst Jünger nelle tempeste d’acciaio della Grande Guerra
- Autore: Nils Fabiansson
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2024
Ernst Jünger (Heidelberg, 1895 -Riedlingen, 1998) fu intellettuale, scrittore, polemista, una fra le figure più complesse e discusse della cultura tedesca del Novecento. Prima ancora, anzi inizialmente, combattente in fanteria nel 1914-18 e ufficiale decorato delle truppe d’assalto del kaiser. Il suo primo testo di un’ampia produzione di saggi, memorie e romanzi dal 1920 è stato In Stahlgewittern (Nelle tempeste d’acciaio), sul quale l’insegnante svedese laureato in architettura Nils Fabiansson ha elaborato nel 2007 un proprio lavoro, Ernst Jünger nelle tempeste d’acciaio della Grande Guerra, un compendio documentale e fotografico sull’esperienza di guerra del Tenente Ernst Jünger nel primo conflitto mondiale. Tradotto da Vincenzo Valentini, è pubblicato in Italia (novembre 2024, 188 pagine) a cura di Andrea Lombardi, ricercatore, presidente dell’Associazione culturale genovese Italia Storica ed editore con il marchio omonimo. Nel volume, un ampio inserto di 72 pagine in carta lucida propone cartine e immagini soprattutto a colori, d’epoca e recenti.
Sulla bella copertina di questa edizione di Italia Storica, tra le quattro fotografie di un secolo fa riprodotte in quadricromia, spicca una posa del giovane tenente, con la croce di ferro che pende dal taschino sinistro della giubba e al colletto la fiammante Pour le Merite, massima decorazione tedesca al valor militare. Dalla Treccani, apprendiamo che dopo il tentativo di arruolarsi diciassettenne nella Legione straniera, fu volontario di guerra nel 1914, ferito quattordici volte, anche gravemente. Rimase nell’esercito fino al 1923, dandosi poi allo studio della zoologia e della filosofia nelle università di Lipsia e di Napoli. Fino al 1933 rimase in contatto con circoli rivoluzionari nazionalistici, restando in disparte però all’avvento del nazismo e rifiutando la nomina ad Accademico di Prussia (1934). Durante la Seconda Guerra Mondiale, dal 1941 al 1944 riprese servizio nel quartier generale della Wehrmacht a Parigi, allontanato per uno scritto che recava un appello alla pace, rivolto alla gioventù d’Europa e del mondo.
Andrea Lombardi tiene a precisare che il libro dello studioso svedese valorizza il capolavoro di Jünger, confronta i diari di guerra e la letteratura jungeriane, mettendo in risalto l’esperienza bellica integrale al fronte nelle Fiandre e in Picardia, anche al comando di truppe d’assalto del 73° Reggimento Fucilieri. Nell’opera di Fabiansson figura “una documentata analisi storica e topografica” delle battaglie del reparto, tanto dal vero che nei suoi libri (analizzati criticamente nelle varie edizioni), con decine di fotografie tratte da archivi pubblici e privati, mappe, immagini inedite di pagine dei diari e dei luoghi dei combattimenti allora e oggi. A sua volta, nel presentare la seconda edizione del suo lavoro nel 2010, Nils rilevava che la necessità di una ristampa si era manifestata prima del previsto, proprio come accaduto una novantina d’anni prima a Jünger, per In Stahlgewittern, nel marzo 1922.
Alla domanda perché impegnarsi in questo libro, visto che né lo scrittore del Baden né la Prima Guerra Mondiale hanno un significato particolare per la Svezia, risponderebbe: per via dell’archeologia. Corazze, elmetti metallici, bombarde, mazze ferrate, gallerie, fortificazioni, un mix di moderno e medievale in quel conflitto. Diversamente dalla maggioranza degli altri, le tracce sono ancora presenti o, se sepolte, comunque rilevabili. In questa prospettiva l’opera di Jünger risulta molto più di un testo di guerra: una descrizione estremamente precisa degli eventi e dei luoghi dove sono avvenuti, ancora esistenti. Nel testo ricorrono 125 città e villaggi francesi e belgi, oltre a 160 persone. La lettura ha spinto Fabiansson a visitare i siti dove si estendeva il Fronte occidentale, escursioni anticipate da ricerche storiche in archivi e biblioteche.
I primi “incerti tentativi” di archeologia guidata sul terreno da Jünger sono diventati un progetto personale di ricerca “sull’intera biografia dei suoi luoghi negli anni 1914-1918”. Non si è limitato però a proporre una guida al campo di battaglia, perchè sarebbe stato un peccato fermarsi alla sola realtà fisica dell’esperienza bellica. Decisamente più interessante, infatti, affrontare la questione al contrario, collocando i luoghi 1914-1918 nella storia del primo libro di Jünger. Così, quello di Fabiansson è cresciuto, diventando un vero compendio, che avrebbe voluto avere a disposizione alla prima lettura di In Stahlgewittern, il più letto e importante.
È stata la prima guerra a fare di Jünger uno scrittore e questo compendio “deve riportare” dove tutto ebbe inizio, seguirlo nelle trincee, negli alloggiamenti e fra i suoi commilitoni. I suoi resoconti presentano la morte e l’atto di morire con precisione asciutta e fredda, “totalmente priva di sentimentalismi”. Tuttavia, non ricaviamo un modello di perfetto eroe prussiano. Il suo è sempre stato giudicato un libro antimilitarista. Ricorrono diverse occasioni nelle quali racconta di aver lasciato i commilitoni in balia del nemico e momenti nei quali corre a perdifiato o si dà alla fuga in lacrime e solo il ricordo dei libri letti gli fa recuperare il coraggio. Il solo fatto di citare “questi esempi di fallimento personale in un’autobiografia militare è di per sé rilevante”. Jünger si trovò spesso in serio pericolo di vita, subì parecchie ferite, sopravvisse a tante avventure, pericolose e spettacolari, ma nonostante avesse calcato distese di cadaveri, centinaia, anche migliaia di corpi massacrati, scrisse nel 1972 che i ricordi di scolaro erano più vividi di quelli di combattente. Non perdeva l’occasione di provocare: in un’intervista del 1997, a 102 anni, dichiarò che il ricordo della sua narrazione dell’ultimo assalto del 25 agosto 1918, nel quale si era trovato più vicino alla morte che mai, era più vivo nella memoria dello scontro reale.

Ernst Jünger nelle tempeste d'acciaio della Grande Guerra. Un compendio documentale e fotografico sull’esperienza di guerra del Tenente Ernst Jünger nel primo conflitto mondiale
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