Dialogo sul marxismo. Presente e futuro di una passione durevole
- Autore: Diego Fusaro
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Prima dell’instaurarsi del decennio Big Babol (anni Ottanta del Novecento), nel Settantotto dell’omicidio Moro, ma anche di diffuse “febbri del sabato sera”, succede che l’Italia - e con essa una larga parte del mondo occidentale – è colta da sostenibile leggerezza dell’essere e di conseguenza dall’impulso di sgravarsi dal peso ideologico degli anni precedenti.
Si inaugurano più o meno in questo modo, il tempo interminabile del riflusso e la reificazione di massa della specie sapiens a sub-specie consumens (Zigmunt Bauman, Homo consumens). Al cadavere di Dio, crocifisso alla fede politica dell’evo precedente, si aggiunge quello altrettanto ingombrante di Karl Marx, immolato sull’altare pre-liberista dell’individualismo sociale.
A cavallo dell’ottantanove e del novantuno novecenteschi, la doppia eutanasia di DDR (via “caduta” del Muro di Berlino) e Unione Sovietica (via Michail Gorbačëv), fanno il resto: l’oppio dei popoli si chiama adesso corsa a consumi e desideri indotti, con buona pace di Marx che forse ha avuto poco a che spartire col marxismo applicato, ma tanto con la delineazione dei tratti perversi di un capitalismo. Dal 1991 privo peraltro di contraltari ideali che ne tamponino l’agito. Alla luce di questa mutazione onto-ideologica, risulta legittimo il doppio pleonasmo (?) che ispira il Dialogo sul marxismo. Presente e futuro di una passione durevole curato da Costanzo Preve e Diego Fusaro per le Edizioni La Vela. Cioè: dopo il 1989 si può ancora essere marxisti? E in caso affermativo, in quali termini?
Il tentativo dialettico (dunque a-celebrativo) di intercettare soluzioni filosofiche ai quesiti, è declinato dialogicamente da Fusaro attraverso il confronto con Costanzo Preve (1943-2013), pensatore di libera impronta marxiana-hegeliana che, senza derogare dagli opportuni contenuti “sui generis” del marxismo, non ne sottace i limiti della sua traduzione più ortodossa (stando alle riflessioni dei due filosofi una cosa sarebbe la filosofia di Marx, un’altra il marxismo assunto al rango di religione laica).
Avvalendosi (anche) delle tesi di filosofi come Lenin, Gramsci, Bloch (e quant’altri), evidenziando gli intrecci marxiani con la filosofia di Fichte e Hegel, gli autori di questo saggio-intervista approdano a ciò che costituisce il contenuto cardine dell’attualità di Marx, l’acutezza critica attraverso cui l’intellettuale tedesco evidenzia la prima delle mistificazioni su cui poggia la Weltanschauung capitalista: quella del libero accesso a un benessere alla portata di tutti.
Per rifarmi a quanto si legge nel testo:
il sogno desto di una felicità più grande di quella disponibile.
Il saggio è denso. Dialettico. Di taglio oggettivo. Data la “balbuzie intellettuale e l’afasia”, per citare Guccini, evidenziata dagli ambiti socio-culturali del presente, Dialogo sul marxismo è un saggio di contenuto necessario.
La sua fruizione risulterà più agevole a lettori dotati di curiosità e bagaglio filosofico.
Dialogo sul marxismo. Presente e futuro di una passione durevole
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