Così giovane e già ebreo
- Autore: Moni Ovadia
- Genere: Religioni
“La musicalità del racconto umoristico, come quello di tutti i racconti, il canto intimo di ogni piccolo cantore ignoto, anche il più scurrile, è intrinseco al suo senso compiuto che è alchimia di significato e suono significante. Il narrare umoristico mette in scena una rappresentazione volatile, sferza l’ascoltatore in un’area precisa psichica indifesa, provocando lo scoppio di risa. Questa esplosione benefica scioglie le contratture dello spirito.“
Un libro irresistibile. Un’ilarità travolgente. Così giovane e già ebreo di Moni Ovadia è una raccolta di piccole storie sull’umorismo ebraico, che suscita molta attenzione dovuta gran parte, scrive l’autore,
allo shock provocato dall’olocausto ma anche alla imprescindibile influenza della cultura ebraica su quella nordamericana ed europea.
Scritto a più mani, con la collaborazione del rabbino Marc Alain Onaknin, professore di filosofia a Tel Aviv, Moni Ovadia ha raccolto le storielle yiddish di antica e nuova memoria, che piacevano molto sia a Sigmund Freud che a Charlie Chaplin, un patrimonio dal quale hanno attinto numerose personalità dello spettacolo come Woody Allen.
Lo humour e il senso dell’umorismo sono senza dubbio i più grandi regali che la cultura ebraica abbia fatto all’umanità.
Per secoli perseguitati, gli ebrei hanno dovuto patire più di altri popoli umiliazione ed emarginazione, e l’umorismo, al quale hanno attribuito sempre molta importanza, è servito come antidoto alla realtà circostante, sviluppando quella dote straordinaria di saper ridere delle proprie disgrazie. Saper ridere per difendersi dagli altri e saper ridere anche delle proprie paure, di sé stessi, dando prova della loro capacità di vivere con uno sguardo disincantato.
Il libro è suddiviso in vari capitoli dedicati alle figure tipiche della tradizione umoristica ebrea: il rabbino, le madri e le suocere, i poveri e ricchi, il lavoro e gli affari. Una fonte inesauribile di battute impietose e mordaci.
Eccovi una storiella:
La mamma ebrea è realmente una mamma asfissiante e intransigente: una yiddishe mame e suo figlio Marvin di circa quarant’anni, chiacchierano nel salotto di casa.
- Marvin caro, posso farti una domanda?
- Certo mamma.
- Marvin tesoro, se un giorno incontrerai una ragazza, se ti piacerà e la sposerai … verrai sempre a trovare la tua mamma?
- Ma certo mamma.
- E se io non piacessi a tua moglie..continueresti a venire lo stesso?
- Mamma, ma che domanda! Certamente che verrei lo stesso!
- E se tua moglie ti impedisse di venirmi a trovare..tu ..verresti lo stesso dalla tua mamma?
- Ma cosa vai a pensare? Verrei lo stesso, stai tranquilla.
- Marvin, amore della mamma, e se tua moglie fosse così gelosa di me da metterci l’uno contro l’altra..tu..verrai sempre a trovare la tua mammina?
- Sì, mamma risponde sconsolato il figlio alzando gli occhi al cielo.
- Marvin... posso farti un’ultima domanda?
- Dimmi mamma.
- Perché vuoi sposare una ragazza che senza neanche conoscermi mi odia così tanto? Perché?
Una lettura intelligente e divertente, considerata dai più una Bibbia dell’humour che induce a più di una riflessione. Moni Ovadia ci conduce nel suo universo ebraico mettendo in luce quel brio ironico e corrosivo che è divenuto per questo popolo, il loro atto salvifico.
Moni Ovadia nasce a Plovdiv, in Bulgaria, da una famiglia ebraica. Trasferitosi a Milano, si laurea in Scienze Politiche e incomincia la sua attività artistica come cantante e musicista. Nel 1984 intraprende il suo percorso teatrale, ed è questa l’occasione per Ovadia, per le proprie esperienze di attore e di musicista, di dare vita ad un suo personale teatro musicale nel quale poter svolgere la sua ricerca espressiva. Nel 1996 pubblica il suo primo libro Perché no? che risulterà essere fra i libri più venduti. Nel 2007 gli è stata conferita la Laurea honoris causa in Lettere dall’Università degli Studi di Pavia.
Così giovane e già ebreo. Umorismo yiddish
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