Cinque indagini romane per Rocco Schiavone di Antonio Manzini

L’ambiente di una Roma popolare, tra l’Eur, il Testaccio e Trastevere, un’umanità emarginata e dolente, carica di problemi quotidiani, un poliziotto amareggiato, segnato da una perdita incolmabile, in attesa di una punizione per il suo comportamento per niente consono al mestiere. Un’atmosfera, quella di “Cinque indagini romane per Rocco Schiavone”, l’ultima raccolta di Antonio Manzini, che ricorda un hard-boiled vecchio stampo trasferito nei tempi odierni sull’italico Tevere dove si veste di nostrane note neorealistiche.

Rocco Schiavone è un duro, disilluso, sfaticato, incazzato, cinico, violento, rotto a tutte le esperienze, sempre fuori dalle righe, che si accende una canna in ufficio di prima mattina e arrotonda lo stipendio sottraendo refurtiva e rivendendola con l’aiuto di un complice-amico. Attratto dalle donne eppure maleducato e strafottente, non riesce a staccarsi dal fantasma della moglie che amava, la cui morte lo ha rivestito di una corazza impenetrabile. Un personaggio non certo simpatico, che però riesce a essere attraente, forse per quel punto debole che lo rende così tragicamente umano.
Cinque racconti, cinque stagioni, il filo che unisce è la spada di Damocle di un trasferimento forzato non si sa dove, lontano da quella Roma dove oltre ai ricordi, conserva quelle pochissime relazioni che lo tolgono, riluttante, dalla solitudine che desidera, ma che anche teme.
Scoprirà alla fine la sua destinazione: Aosta! neve, gelo, montagne che odia, ma sarà proprio quello il luogo dove partiranno le sue indagini migliori e, per Antonio Manzini, i romanzi che l’hanno portato al successo.

“Cinque indagini romane per Rocco Schiavone”, che raccoglie cinque racconti già pubblicati da Sellerio in varie antologie, è nella terna dei finalisti selezionati dalla giuria di esperti del Premio Piero Chiara, Festival del racconto: ora è al vaglio della giuria dei lettori con i libri di Giorgio Pressburger, “Racconti triestini” (Marsilio), e Valeria Parrella, “Troppa importanza all’amore” (Einaudi). La proclamazione del vincitore avverrà domenica 23 ottobre alle ore 17:00 presso le Ville Ponti di Varese.