Chissà se si chiamava amore
- Autore: Angela Failla
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2008
Si chiama “Chissà se si chiamava amore” il nuovo libro della giovane scrittrice Angela Failla, pubblicato dalla Giovane Holden Edizione. E’ la storia d’amore tra Sara, ventitreenne innamorata e Kevin, attaccante lanciato al successo. Una storia d’amore nuova, divertente e tormentata, questo il sottotitolo dell’opera. I toni sono esaltanti. Un libro ironico e divertente. Sentimento e commozione si fondono creando pagine nuove. Un romanzo bellissimo, dove protagonista assoluto è l’amore. L’amore allo stato puro, dove ogni attimo passato assieme da ragione e forma al sentimento. L’amore fatto di piccoli gesti quotidiani che rendono più belle le giornate. Il tutto condito con gag divertentissime e battute irriverenti. Un mix di frivolezza e leggiadria che invoglia a leggere il libro tutto d’un fiato. Scritto con un linguaggio semplice, non banale, il libro attira subito il lettore sin dalle prime note. La prima parte, bellissima ed estremamente divertente, mostra una storia d’amore fantastica e irreale, una di quelle storie che si vive nell’adolescenza dove tutto sembra possibile e realizzabile. E’ un gioco, una favola moderna, un vivere le emozioni senza freno, fino alla fine. Un romanzo esilarante e intelligente con un umorismo mirato e mai ridicolo. Si legge tutto d’un fiato, ti lascia immobile e ti affascinata con la lettura: ad ogni pagina la storia di fa sempre più intensa e spettacolare e diventa inevitabile lasciarsi portare via dall’incantevole leggerezza che riesce a trasmetterti!
Recensione di Laura
Un’intervista per conoscere meglio la giovane scrittrice Angela Failla, da poco tempo tra le autrici che collaborano con noi per l’iniziativa "Uno scrittore ci racconta un libro..."
Angela ci presenta personalmente il suo libro "Chissà se si chiamava amore", edito dalla casa editrice Giovane Holden.
- Di cosa parla il suo libro?
Il libro “Chissà se si chiamava amore” è un libro sull’amore. E’ la spassosissima storia d’amore tra Kevin e Sara. Lui affascinante attaccante lanciato verso il successo; lei dolce e bella ventitreenne irrimediabilmente innamorata, sempre in bilico tra illusione e realtà. Si conoscono, si amano, si perdono, si ritrovano: un’altalena dai toni leggeri e gentilmente malinconici, un romanzo esilarante e commovente al tempo stesso. I personaggi sono reali, ti emozionano e ti coinvolgono! I dialoghi sono frizzanti e mai noiosi. C’è un condensato di ironia, dolcezza e tenerezze. La viva traccia di un sentimento che si perde tra mini vertiginose, maglie strizza-tette, colpi di vernice e comparsate a Uomini e donne…un amore unico…Ma chissà se, davvero, si chiamava amore.
- Da dove e cosa nasce l’idea di questo libro?
Nasce dal fatto che non esistono più sentimenti. In un mondo fatto di gossip, di apparenza, di lustrini e apparenza, si è perso totalmente il concetto di amore, che invece dovrebbe essere rivisto come esaltazione dei sensi e fattore di felicità.
- Perché questo titolo?
Prima di tutto perché è riconducibile alla canzone di Jovanotti e pertanto lo si può ricordare più facilmente. Inoltre perché è difficile definire una cosa amore quando non si sa se esso sia davvero amore o semplice infatuazione. L’amore, quello vero, è difficile da incontrare.
- La copertina è un suo disegno, come mai ha scelto questo personaggio?
Mi diletto da sempre a disegnare e ho scelto di usare come copertina una mia caricatura perché la trovo divertente, ironica e molto femminile.
- Chi ha deciso di pubblicarla e come è accaduto?
Ho mandato il libro a sette case editrici e di queste cinque mi hanno mandato subito il contratto, chi via mail, chi per posta. Non immagina la felicità. Ho scelto alla fine la casa editrice Giovane Holden che vanta un team strepitoso che mi ha sostenuto sin dall’inizio accettando anche la mia pignoleria! Perché, devo ammetterlo, sono una rompiballe!
- A che target si rivolge il suo libro?
A tutti! Copre una fascia abbastanza vasta dal teenager all’uomo sposato, dalla casalinga al professionista. E’ un libro molto ironico, che ti fa distogliere dal tran tran quotidiano ma che, al tempo stesso, ti fa sorridere lasciandoti qualcosa. Si, lo consiglio a tutti.
- Ci dica sette motivi per cui comprarlo
- È divertente
- Porta l’amore a chi lo legge (e non è una leggenda metropolitana)
- Ha delle chicche e delle perle di saggezza inusuali
- E’ fichissimo
- Sentimentale e struggente al tempo stesso
- Lo leggi in pochissimo tempo
- E poi costa solo dieci euro
- Chi è in sintesi Angela Failla?
Angela Failla è un’affascinante pubblicista che ha fatto di cogito ergo sum il suo grido di battaglia. Affronta la vita su tacchi a spillo e abitini attillati, ogni giorno alle prese con articoli da pubblicare e un tirocinio da finire presso un commercialista per potersi abilitare. E quando calano le luci e l’anima resta sola eccola dipingere…pittura ad olio o acquerello non importa purchè ci siano colori…il rosa in particolar modo…e il principe azzurro? Beh, quello ancora lo cerca, chissà se arriverà…
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sei è rimarrai colei che mi dato l amore che io non ho saputo riconoscere in tempo! ti faccio i miei migliori auguri sperando che tu li accetti.....forever ...dany!bella presentazione complimenti
Consigliatissimo!
Humor e brio tipico da chicklit. Un libro che si divora in un pomeriggio lasciando emozionare chi lo legge e sognare. l’amore nella sua forma più pura, l’innamoramento, la felicità ma anche la sofferenza rendono il libro tremendamente attuale e leggendo le lettere di Sara, non puoi fare altro che commuoverti e domandarti...Chissà se si chiamava amore.
Davvero emozionante
In una giungla di inutili, noiosi, ripetitivi e monotoni libri, eccone uno che fa la differenza: Chissà se si chiamava amore. Ti colpisce la buffa e femminile come non mai copertina, originale la storia, una protagonista vivace e alla riscossa - non se ne poteva più delle brutte Bridget Jones - un ragazzo calciatore che ha dei sentimenti e soprattutto un’ironia inedita. Poche pagine colme di contenuto, di stile e di bravura. Raramente mi sono divertita tanto, soprattutto leggendo una scrittrice emergente. Sentimento e commozione dosate alla perfezione e soprattutto, quella voglia di sognare che oggi non c’è più!