

Immagine di copertina Credits: Tom A. Kolstad / Det Norske Samlaget, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Si attende con trepidazione il nome del vincitore del premio Nobel per la Letteratura che sarà annunciato domani, giovedì 6 ottobre, alle ore 13. Nelle ultime ore la stampa svedese ha fatto il nome di Jon Fosse, rendendo lo scrittore e drammaturgo norvegese uno dei candidati più papabili per la vittoria.
Lo scrittore sessantatreenne ha rinvigorito le scommesse del toto Nobel, diventando uno dei più quotati sino a battere il solido trio formato da Anne Carson, Haruki Murakami, Margaret Atwood. Accanto a Fosse figurano i nomi di altri due autori norvegesi: Karl Ove Knausgård e Dag Solstad.
In attesa di conoscere il verdetto di domani, scopriamo la vita e le opere dello scrittore norvegese.
Jon Fosse: la vita
Jon Fosse è nato a Strandebarm, una piccola città della Norvegia, il 29 settembre 1959. Ha scritto una trentina di romanzi e oltre venti opere teatrali, i suoi testi sono tradotti in quaranta lingue, ma molti di essi sono ancora inediti in italiano. Attualmente vive nella prestigiosa residenza onoraria di Grotten, nello Slottsparken di Oslo, concessagli dal Re per i suoi meriti letterari. Per il suo importante contributo alla drammaturgia teatrale è considerato il “Samuel Beckett del XXI secolo”.
Fosse è cresciuto in una piccola fattoria di Stranebarm, nei pressi della cittadina di Hardanger. Ha frequentato la scuola superiore a Øystese e in seguito studiato letteratura all’Università di Bergen.
In un’intervista al quotidiano britannico The Guardian ha confessato di aver iniziato a scrivere a soli 12 anni perché avvertiva la necessità di creare il proprio “spazio nel mondo, un luogo in cui mi sentivo al sicuro”.
Per la maggior parte della sua vita adulta poi Fosse, tenendo fede a quel proposito, ha esercitato la professione di scrittore a tempo pieno, lavorando anche come giornalista. Ha insegnato a lungo all’Accademia di scrittura di Hordaland, dove tra i suoi studenti figurava un certo Karl Ove Knausgaard.
Nella sua lunga carriera è stato anche consulente letterario per una traduzione della Bibbia in norvegese.
Il primo romanzo di Jon Fosse è stato Raudt, svart (traducibile in italiano come Rosso, nero) pubblicato nel 1983. Tra i tratti caratteristici della scrittura di questo autore possiamo rilevare la ripetizione, l’uso del monologo interiore e un lirismo musicale ed evocativo. In patria la sua svolta in ambito letterario avviene con la pubblicazione del romanzo Naustet (Boathouse) del 1989, ancora inedito in italiano.
L’opera più lunga di Jon Fosse è l’ambiziosa opera Septology, iniziata durante una pausa dalla drammaturgia, dopo essersi convertito al cattolicesimo nel 2013.
Fosse lo ha definita una “prosa lenta” e infatti l’opera sinora è stata pubblicata in tre volumi, intitolati rispettivamente L’altro nome, Io sono un altro e Un nuovo nome. In queste pagine lo scrittore norvegese si interroga su grandi temi esistenziali, come la natura, l’arte e Dio, ma anche su problematiche più terrene come l’alcolismo, l’amicizia, l’amore e il trascorrere del tempo.
La trilogia di Septology ha ricevuto recensioni entusiastiche sia in Norvegia che all’estero ed è stato finalista di numerosi premi. Il volume intitolato A new name è stato inserito nella lista dei candidati all’International Booker Prize nel 2022.
Jon Fosse: le opere
In Italia inizialmente l’opera di Jon Fosse è stata pubblicata dalla casa editrice Fandango, che ha pubblicato Melancholia (2009) e Insonni (2011). Di recente lo scrittore norvegese è stato riscoperto dalla casa editrice milanese La nave di Teseo che ha edito i primi due capitoli del suo monumentale progetto letterario, Septology, un’opera di oltre 1200 pagine.
- Mattino e sera: un racconto lungo, sospeso in un’atmosfera onirica, scritto con uno stile fluido, privo di interruzioni. La scrittura di Fosse aderisce perfettamente al flusso costante dei pensieri dei protagonisti. Il libro segue la scansione delle due fasi principali della giornata: mattino e sera ed è diviso in due parti in cui racconta un giorno di vita di Johannes, figlio del pescatore Olai.

Mattino e sera
- L’altro nome. Settologia I-II (2021): in questo ambizioso romanzo Jon Fosse cerca di rispondere al fardello di domande accumulate nella mente: “Cosa ci rende quello che siamo? Perché conduciamo la nostra vita e non un’altra?”. Questo libro è stato definito come un’opera fiume che non si lascia mettere in pausa. La storia è quella di Asle, un anziano pittore rimasto vedovo che ripensa alla propria vita. Ma è Asle è l’altro nome di Ales, di Alise, Åsleik e ancora di Asle, tutti confluiscono in unico io in una potenza oscura e misteriosa.

L'altro nome. Settologia (Vol. 1-2)
Che dite, sarà il norvegese Jon Fosse il vincitore del premio Nobel per la letteratura 2022? Oppure il francese Pierre Michon? O ancora lo scrittore romeno Mircea Cărtărescu? Chissà poi che non si tratti di una donna.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Jon Fosse, lo scrittore norvegese tra i favoriti per il premio Nobel 2022
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