

Le opere di Jon Fosse, il Premio Nobel per la Letteratura 2023, sono state accostate a quelle di Ibsen, di Beckett e di James Joyce. Nei suoi libri in effetti troviamo la forte influenza di tutti questi grandi nomi della narrativa e della drammaturgia e, al contempo, qualcosa di unico, indefinibile, che non appartiene a nessuno di loro ed è proprio solo dell’autore, una caratteristica formale indefinibile capace di trasformare la narrativa in una corrente quasi onirica. I lettori dicono che è impossibile staccarsi, smettere di leggere o interrompere il flusso di coscienza in cui Fosse è capace di immergerti con la sua scrittura che è fatta di atmosfere rarefatte, sospese.
Quello dello scrittore norvegese Jon Fosse è stato definito “un linguaggio silenzioso”, capace di parlare della vita e della morte in un lungo flusso di coscienza che abbraccia l’intero scorrere della vita. In effetti basta leggere qualche riga dei suoi romanzi per sentirsi parte di questo grande flusso esistenziale che scorre e scorre sino a farci credere che in fondo non c’è vita e non c’è morte, ma solo un grande mare che si chiama esistenza e nel quale tutti siamo immersi. I capitoli dei suoi libri sono un flusso continuo di pensieri, senza paragrafi e senza pause.
La scrittura di Jon Fosse
In una recente intervista Fosse ha dichiarato di essere famoso, addirittura famigerato, per le sue “ripetizioni”. La sua prosa si snoda nell’arco della pagina come musica, perché quando iniziò a scrivere, molto giovane, Jon Fosse trovava nelle sue parole un prolungamento della musica che amava suonare. Nella scrittura ha sempre cercato un canto, un ritmo, una forma di ripetizione che potesse tradurre “la musica che sentiva dentro” in parole.
I suoi libri sono infatti definiti delle novelle poetiche di rara intensità, perché Fosse ha una concezione estremamente spirituale dell’uomo e afferma che nella sua stessa scrittura c’è una sorta di dimensione religiosa, quasi mistica. Ricordiamo a questo proposito che per molti anni Jon Fosse è stato impegnato nella traduzione norvegese della Bibbia e, di certo, il suo stile di scrittura è stato influenzato da questo lungo lavoro. Molti riferimenti della narrativa di Fosse, soprattutto nella saga di Septology edita in Italia in tre volumi da La nave di Teseo, ricordano dei versetti biblici riscritti in un’ottica contemporanea.
La scrittura di Jon Fosse riesce a ricostruire la corrente originaria del pensiero, come se seguisse una musica invisibile: realizza un prodigio, per questo motivo merita di essere letta. Secondo Fosse “il linguaggio ascolta sé stesso”.
Scopriamo le citazioni più celebri di Jon Fosse, l’autore Premio Nobel 2023.
Jon Fosse: le frasi più celebri del Premio Nobel per la Letteratura
Riportiamo di seguito delle citazioni tratte da Mattino e sera e da L’altro nome, i primi due volumi della saga di Septology .
I romanzi di Fosse sono editi in Italia da La nave di Teseo nella traduzione di Margherita Podestà Heir.


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Perché sarà lo spirito di Dio presente in ogni cosa a rendere tutto più di un nulla, a trasformarlo in significato e colori e quindi, pensa Olai, anche la parola e lo spirito di Dio esistono in tutto, è così, sì, ne è sicuro, pensa Olai, ma che sia presente anche la volontà operante di Satana, anche di questo ne è convinto.
(Mattino e sera, La nave di Teseo, 2019)
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Se sarà maschio si chiamerà Johannes, dice Olai
Vedremo, dice la levatrice Anna
Johannes, sì, dice Olai
Come mio padre, sì
Non c’è niente di male in questo nome, dice la vecchia levatrice Anna
e ora si sente un altro grido, adesso più aperto(Mattino e sera, La nave di Teseo, 2019)
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mentre la mamma Marta urla di dolore, verrà alla luce in questo mondo freddo dove sarà solo, separato da Marta, separato da tutti gli altri, sarà sempre solo e poi, quando verrà il momento, quando sarà la sua ora, si dissolverà e si trasformerà in nulla e ritornerà là da dove viene, dal nulla e al nulla, questo è il corso della vita.
(Mattino e sera, La nave di Teseo, 2019)
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il Verbo com’era in principio, come dicono le Scritture, e che fa sì che uno capisca, sia nel profondo sia in modo faceto, che cosa è questo altro? già, chi può dirlo? sarà lo spirito di Dio presente in ogni cosa a rendere tutto più di un nulla, a trasformarlo in significato e colori
(Mattino e sera, La nave di Teseo, 2019)
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Entra in soggiorno e poi nella camera e lì vede papà Johannes sdraiato sul letto e ha un’aria tranquilla, quasi come se stesse dormendo, pensa Signe e gli prende la mano, quasi come quando ero una bambina, pensa Signe e sente fremere dietro gli occhi e gli occhi si riempiono di lacrime.
(Mattino e sera, La nave di Teseo, 2019)

Recensione del libro
Mattino e sera
di Jon Fosse


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arrivare fino al punto in cui le onde si infrangono su di lui e scomparire tra i flutti, continua a pensarci, per il resto niente, per il resto ci sono le tenebre del nulla, che di tanto in tanto, guizzano su di lui come un’illuminazione e sì, sì, in quel momento si sente colmare come da una sorta di felicità
(L’altro nome, La nave di Teseo, 2021)
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anche il battesimo rappresenta una parte della verità, anche il battesimo ci può condurre a Dio, penso a Dio così come me lo immagino, ma questo vale anche per gli altri modi di pensare e credere nella verità.
(L’altro nome, La nave di Teseo, 2021)
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questa è la mia stagione, lo è sempre stata, da che mi ricordo l’autunno è sempre stato il mio preferito, penso, e guardo in direzione del giovane, è seduto immobile sulla panchina e tiene lo sguardo fisso davanti a sé, come se non vedesse nulla, e guardo in direzione della giovane donna e anche lei tiene lo sguardo fisso davanti a sé, come puntato nel vuoto, e perché rimangono lì così? perché non si muovono? (...) perché sono perfettamente immobili, come in un dipinto?
(L’altro nome, La nave di Teseo, 2021)
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…una delle cose più importanti quando si tratta di dipingere è sapersi fermare al momento giusto, sapere quando un quadro sta dicendo quello che può dire, se si va avanti troppo a lungo, il più delle volte il quadro si rovina…
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Jon Fosse: le migliori frasi del Premio Nobel per la Letteratura 2023
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