

Cara, piccola Huè
- Autore: Lucia Tumiati
- Genere: Libri per bambini
Nella casa di Luigino e di suo fratello arriva un giorno una sorellina, la piccola Huè. Sopravvissuta alla guerra del Vietnam e adottata dai genitori dei due fratelli, la bambina deve affrontare i problemi dell’inserimento nella nuova famiglia. L’affetto dei due ragazzi, l’amore dei nuovi genitori e la grande simpatia che la piccola suscita aiuteranno Huè a superare tutte le difficoltà legate ai ricordi dell’esperienza vissuta e alla diversità fra la cultura di appartenenza e quella che la accoglie. (Note di copertina)
Il tema scelto dall’autrice per questo libro per l’infanzia è validissimo, utile per introdurre ai piccoli valori umani forti, e per questo l’ho scelto come lettura da fare nella mia classe, una terza elementare. Via via che procedevamo con le pagine, tuttavia io e i bambini abbiamo riscontrato alcuni aspetti che lasciavano un po’ delusi, rispetto alle aspettative che avevamo nutrito sulla vicenda.
Il primo capitolo è davvero dolcissimo: descrive l’arrivo di una bambina piccola nella sua nuova famiglia adottiva italiana. Le scene sono tenerissime, con Huè che è molto spaventata, che ha paura perfino del suo letto (era abituata a dormire sulle stuoie) e che si scioglie solo quando si accorge che il nuovo fratello l’ascolta, pur non capendo una parola, mentre lei piange e gli parla nella sua lingua. Ci aspettavamo un seguito in cui accompagnavamo la piccola mentre, passo dopo passo, si ambientava e superava gli ostacoli dati dalla sua condizione. Invece il racconto viene bruscamente deviato in una vacanza in campeggio organizzata dal quartiere, che allontana definitivamente dalla storia iniziale. Il resto del libro è così, con solo brevi descrizioni di Huè, dipinta come una bambina perfetta e magica (comunica con gli animali selvatici come san Francesco!), che non litiga mai con nessuno, che è generosa con tutti perché, spiegazione fornita dal maestro, nell’estremo oriente da dove viene, avrebbe interiorizzato il concetto di rinuncia alla proprietà privata. La maggior parte della trama è occupata allora da dialoghi in cui i bambini interrogano il maestro, il quale fornisce spiegazioni tutte del tipo sopra citato; la "dottrina" è intervallata dalle battutacce del bimbo che narra in prima persona, indirizzate al fratello, monotone e tutte uguali dopo un po’. I miei alunni hanno subito notato che la vicenda perdeva di interesse non appena il lato umano realistico e intenso lasciava il posto ad una narrazione di tutt’altro registro: ambientazione di contorno poco coerente con l’incipit, episodi di scarso spessore, dialoghi forzatamente vivaci e principi educativi poco credibili, per la forma in cui sono messi. Siamo tutti rimasti male, perché il libro avrebbe potuto essere una lettura educativa ed intensa; è finita invece in un tentativo di indottrinamento che ha perso tutta la sua efficacia, apparendo fine a se stesso, privo com’è di una vicenda coinvolgente e verosimile.
Segnalo questa valutazione nella speranza di portare l’attenzione di coloro che si occupano di letteratura per l’infanzia sul fatto che i bambini, per ricevere davvero i messaggi, hanno bisogno di vita vissuta o di fantasia ben orchestrata. Quello che risulta una via di mezzo non arriva e suona poco affidabile. Aiutateci ad educare meglio i nostri piccoli!

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Non fatelo leggere ai bambini delle elementari
La protagonista di questo libro e Hue una bimba sopravvissuta alla guerra del Vietnam che viene adottata da una famiglia italiana con due figli . Quando arriva in Italia la bimba nn Sa Parlare l ’ italiano , ha paura del letto e dei genitori adottivi e eia piange sempre . Credo che in un libro per bambini , coetanei che piangono come dei pazzi e hanno paura di tutto , non sia molto educativo . Alla fine del libro la bambini si rivela gentile , dolce , tenerea e buona con tutti . Credo che i molto insegnanti delle elementari che fanne leggere agli alunni libri del genere siano proprio partiti . Credo che questo libro non deva essere classificato in libri per ragazzi , ma in libri per adulti , perché
la letteratura per bambini e tutta non ’altra cosa , questo libro ve lo sconsiglio . .
Io non ho parlato in termini così duri, ma ho espresso chiaramente i punti deboli dell’opera. Noi insegnanti che scegliamo certe letture non siamo partiti, ma proponiamo a volte una lettura critica dei libri, perché bisogna anche insegnare ai picoli a pensare con la loro testa. È stato un momento educativo importante far capire ai bambini che ci potevano essere modi più efficaci di esprimere concetti importanti come quelli scelti da quest’autrice.