Liala

Tutti noi meritiamo almeno una pagina d’amore, nella nostra vita… Una storia scritta con la solita classe dalla grande Liala. Un solo ingrediente, l’amore, un unico elemento capace, però, di tenervi incollati alla poltrona

Liala (pseudonimo di Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi) ci regala una delle più belle storie d’amore che potessero essere scritte. Un nome donatole da Gabriele D’Annunzio (Ti chiamerò Liala perché ci sia sempre un’ala nel tuo nome), un nome dolcissimo come i suoi romanzi.

Due marinai, due grandi amici, con il sogno, realizzatosi, di cambiare la loro vita per guardare il mare dall’alto: diventare piloti. La vita di Furio di Villafranca e dell’amico Mino Sant’Elmo si divide tra impegno aviatorio e amori facili, donne e voli, fin quando la vita di Furio sarà completamente rivoluzionata dopo l’incontro con Renata.

"L’amore è per sempre". Ma a volte basta un istante per compromettere irrimediabilmente tutto, basta un attimo e il "per sempre" diventa un triste e disperato "mai più".
La storia che Liala ci narra non è inventata, immaginata, fantasiosa: è la sua vera storia di vita e dolore. La morte di un caro è l’evento più tragico che una persona possa affrontare e Liala riesce a trasmettere tutto questo molto bene, perchè identificarsi con lei e le sue vicende è davvero facile.

E’ un amore limpido e intenso, ma nello stesso tempo impossibile, quello di cui tratta questo romanzo di Liala, una delle scrittrici del Novecento più amate, soprattutto dal mondo femminile.
E’ un amore che lega il conte Faliero Dubens, grande pilota automobilistico, e sua cognata, la dolce Danila Rosari. Una storia vera, raccontata con semplicità, delicatezza e leggiadria, riuscendo tuttavia a trasmettere una sorta di giovialità o malinconia e immedesimazione che coinvolgono il lettore in prima persona.