Quante volte abbiamo sentito che l’ignoranza è il peggiore dei mali, che bisogna combatterla in tutte le sue forme, perché è nociva alla società, ai rapporti umani e perché genera violenza e incomprensioni. Cosa si intende però per ignoranza? Com’è possibile che solamente il non conoscere qualcosa possa essere così pericoloso? A queste domande rispondono i grandi intellettuali della storia, scrittori e non, che della conoscenza hanno fatto la loro professione, in netto contrasto all’ignoranza. Dalle riflessioni di questi grandi personaggi nascono risposte in comune: c’è la prima riflessione che nasce dai primi pensieri filosofici, cioè la consapevolezza socratica di non poter mai raggiungere la conoscenza totale e universale. In questo caso l’ignoranza assume un’accezione quasi positiva, cioè come possibilità sempre presente di potersi migliorare. Poi c’è l’ignoranza intesa comunemente, cioè il chiudere gli occhi di fronte a ciò che non si conosce o l’"inconsapevolezza di non sapere" illudendosi superbamente invece di conoscere, che impoverisce l’uomo, gli preclude nuove strade e lo rende rigido e ottuso; di fronte al nuovo si spaventa senza cercare di comprenderlo, e questa paura si trasforma facilmente in ostilità e poi in violenza. La base di ogni conflitto è proprio l’incapacità di comprendere le situazioni, per l’ignoranza che contraddistingue l’uomo. Per evitare questa escalation è sufficiente mantenere una mentalità aperta e curiosa, in grado di guardarsi attorno e imparare.
Come prima cosa però è importante definire al meglio l’ignoranza, aiutandoci con il guizzo intellettuale dei grandi letterati e pensatori della storia. Scopriamo di seguito le frasi e gli aforismi più celebri sull’ignoranza, come l’hanno interpretata i grandi scrittori e poeti e cosa possono comunicarci.
Aforismi e frasi sull’ignoranza
- L’abuso d’informazione dilata l’ignoranza con l’illusione di azzerarla. (Carmelo Bene)
- L’ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale. (Cesare Cantù)
- L’ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa. (Cesare Pavese)
- L’ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle. (Confucio)
- L’ignoranza è la palpebra dell’anima. Le cali, e puoi dormire e anche sognare. (Ugo Ojetti)
- L’ignoranza è madre della paura. (Herman Melville)
- L’ignoranza mette intorno ad ogni uomo un muro più sicuro di quello di una prigione. (Henri Barbusse)
- La ignoranzia, non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da ciechi. (Francesco Guicciardini)
- Oh quale capezzale dolce e molle, e sano, è l’ignoranza e l’indifferenza, per riposare una testa ben fatta! (Michel de Montaigne)
- Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l’ottavo è l’ignoranza. (Gabriele Amorth)
- Se c’è qualcosa che accomuna gli esseri umani è l’immensità di ciò che ignoriamo. (Tomás Eloy Martínez)
- Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza (Dante Alighieri, Divina Commedia)
- È meglio essere infelici, ma sapere, piuttosto che vivere felici... in una sciocca incoscienza. (Fëdor Dostoevskij)
- Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza. (Ippocrate)
- Il dubbio cresce con la conoscenza. (Johann Wolfgang von Goethe)
- Il nucleo della conoscenza è questo: se la possiedi, applicala; se non la possiedi, confessa la tua ignoranza. (Confucio)
- Nei tempi antichi, l’ignoranza dei comportamenti della natura induceva i popoli a inventare dei che presiedessero a ogni aspetto della vita umana. (Stephen Hawking)
- O dei immortali, non vi è di peggio che un ignorante, che non riconosce nulla giusto se non quello che piace a lui. (Publio Terenzio Afro)
- Maggiore l’ignoranza, maggiore il dogmatismo. (William Osler)
- Le persone che sanno poco sono solitamente dei grandi parlatori, mentre gli uomini che sanno molto dicono poco. (Jean-Jacques Rousseau)
- Più studiamo, più scopriamo la nostra ignoranza. (Percy Bysshe Shelley)
- Scopo della scienza non è tanto quello di aprire le porte all’infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all’infinita ignoranza.
- Tristo male è l’ignoranza, e cagione di molti mali agli uomini: essa diffonde quasi una caligine su le cose, oscura la verità, e getta un’ombra su la vita di ogni uomo. Noi sembriamo come quelli che vanno al buio, anzi siam come ciechi, e dove intoppiamo a caso, dove trapassiamo alla ventura, questo che ci è vicino e innanzi a’ piedi non vediamo, quello che è lontano e molto discosto temiamo come ci fosse molesto. Insomma in tutte le azioni noi stiamo sempre per cadere. (Luciano di Samosata)
- Da quando l’ignoranza è diventata un punto di vista? (Scott Adams)
- Lei iniziò con la prima di quelle che più tardi definimmo “le mie lezioni di vita”. Mi disse che dovrò sempre essere intollerante verso l’ignoranza ma comprensiva verso l’analfabetismo. (Maya Angelou)
- Andandomene, pensai fra me e me: "Sono più sapiente di questa persona: forse nessuno dei due sa nulla di buono, ma lui pensa di sapere qualcosa senza sapere nulla, mentre io non credo di sapere anche se non so. Almeno per questo piccolo particolare, comunque sia, sembro più sapiente di lui: non credo di sapere quello che non so. (Socrate)
- Nulla perturba tanto la vita umana quanto l’ignoranza del bene e del male. (Cicerone)
- Gli ignoranti saranno sempre ignoranti, perché la forza è nelle mani di chi ha interesse che la gente non capisca.
- L’ignoranza è una benedizione, ma perché la benedizione sia completa l’ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure se stessa. (Edgar Allan Poe)
- In spagnolo, añoranza viene dal verbo añorar («provare nostalgia»), che viene dal catalano enyorar, a sua volta derivato dal latino ignorare. Alla luce di questa etimologia, la nostalgia appare come la sofferenza dell’ignoranza. Tu sei lontano, e io non so che ne è di te. Il mio paese è lontano, e io non so cosa succede laggiù.
(da L’ignoranza di Milan Kundera) - Lui diceva già allora che gli ignoranti saranno sempre ignoranti, perché la forza è nelle mani di chi ha interesse che la gente non capisca, nelle mani del governo, dei neri, dei capitalisti... (da La luna e i falò di Cesare Pavese)
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