

Christie’s ha battuto all’asta a un prezzo record una lettera che, a rileggerla, sembra una pagina degna della miglior letteratura di viaggio: racconta impressioni, colori e incontri con vivida verosimiglianza. A scriverla è Cristoforo Colombo, che nel 1493 riferisce l’approdo a quelle che crede "le isole dell’India". I destinatari sono niente meno che i sovrani di Spagna, Ferdinando II e Isabella.
Ma non è la sola lettera ad essere stata venduta all’asta a prezzi folli per la persona comune. Scopriamo insieme gli autori e il contenuto di 4 lettere vendute a cifre da capogiro negli ultimi mesi.
La lettera di Cristoforo Colombo sulla scoperta dell’America
La lettera sulla scoperta dell’America è stata battuta all’asta da Christie’s e assegnata ad un collezionista per oltre 3,9 milioni di dollari cui vanno aggiunti i diritti d’asta. Una cifra record, tanto che la notizia è stata ribattuta dai media nazionali e internazionali.
Le otto pagine intitolate De insulis nuper inventis (Delle isole appena scoperte) raccontano la bellezza del nuovo territorio: il canto degli uccelli, la vegetazione, le montagne e i fiumi. Descrivono anche la popolazione timida e paurosa. Non è un caso: il libro guida di Cristoforo Colombo nella sua impresa attraverso l’oceano è Il Milione di Marco Polo. Ne possiede una copia, letta e riletto, che annota a margine. È possibile che lo stile immaginifico dell’originale abbia influenzato questa relazione.
Originariamente la lettera, indirizzata a Gabriel Sanchez, tesoriere dei sovrani, era composta in spagnolo. Ma dalla penisola iberica fu inviata a Roma, sottoposta a traduzione in latino e riprodotta in più copie destinate a tutta Europa. Ad oggi ne sopravvivono 30 esemplari per lo più conservati in musei e per il resto in mano a privati. La copia a stampa bandita dalla casa d’aste è stata conservata per più di un secolo in una biblioteca privata in Svizzera. Si tratta a conti fatti della prima operazione di marketing su vasta scala: i sovrani di Spagna desideravano ottenere notorietà dall’impresa appena effettuata. Christie’s sottolinea come la diffusione contribuì
a cambiare per sempre la percezione popolare delle dimensioni, della forma e delle possibilità del loro mondo.
Puoi vederla qui.
La lettera di Hemingway sul doppio incidente aereo
Ma il 2023 è un anno ricco sul fronte epistolare, specie per i collezionisti di genere. È stata venduta a Los Angeles dalla casa d’aste Nate D. Sanders Auctions per 237.055 dollari una lettera di Ernest Hemingway (n.d.r. puoi leggerla qui).
Indirizzata all’avvocato Alfred Rice non è una missiva qualunque, ma il resoconto del duplice incidente aereo che è quasi costato la vita allo scrittore e alla moglie al termine di un safari in Africa. Le quattro pagine autografe sono datate 17 aprile 1954 e composte su carta intestata di un hotel di Venezia.
Hemingway è in convalescenza per le ferite riportate e si dilunga:
Non potevo scrivere molte lettere a causa del braccio destro ustionato fino all’osso, di terzo grado, e mi dava crampi (lo fa ancora un po’). Ma le dita erano bruciate e anche la mano sinistra aveva ustioni di terzo grado, quindi non potevo scrivere.
Dice di essere debole
per via delle tante emorragie interne.
Ferite da cui non si riprenderà mai completamente.
La lettera di Mozart e il quasi scandalo
In luglio ancora Christie’s a Londra ha battuto una lettera con autografo di Wolfgang Amadeus Mozart. La lettera apre una finestra inedita e rarissima sulla vita privata del compositore austriaco.
Nel testo il musicista allora ventiseienne dichiara di doversi sposare entro due giorni per risparmiare uno scandalo alla futura moglie. Costanze all’epoca vive sotto il suo stesso tetto. La madre di lei, per salvarle la reputazione, manda la polizia a prelevarla. Per evitarlo la coppia contrae matrimonio il 4 agosto 1782.
La lettera di Tolkien in cui spiega le sue lingue inventate
Asta record anche per John Ronald Reuel Tolkien nella sede di Christie’s a New York. Nel 2022 una sua lettera (n.d.r. puoi vederla qui) è stata venduta per 107.100 dollari ed è un esempio della disponibilità dell’autore de Il Signore degli anelli nei confronti dei suoi lettori. Scrive da Oxford il 3 agosto 1943 e in otto pagine spiega l’utilizzo delle rune e delle lingue inventate ne Lo Hobbit. Esordisce così:
È passato un po’ di tempo da quando vi ho sentito, ma sono piuttosto occupato, e ho dovuto rimandare la risposta alla vostra lettera, fino a quando non ho potuto affrontare le vostre domande sulle rune, non correttamente perché ci vorrebbe un libro o due, ma almeno decentemente.
leggi anche
Le lettere d’amore famose più belle di sempre

© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 4 lettere vendute all’asta a cifre record: ecco chi le ha scritte e il prezzo pagato
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Ernest Hemingway Curiosità per amanti dei libri J.R.R. Tolkien
Lascia il tuo commento