

Cesare si vergogna della calvizie, Augusto si dedica spesso alla gestione dei problemi familiari e della condotta non sempre irreprensibile di figlie e nipoti, Caligola costruisce stalle d’avorio per il suo cavallo, Nerone cerca la gloria nel teatro. Scandali e clamorosi fallimenti nella politica estera non appartengono solo ai governi contemporanei. Parola di Caio Svetonio Tranquillo, che nel suo De vita Caesarum (Vita dei Cesari) racconta le esistenze di dodici imperatori dell’antica Roma, tra fatti storici e una buona dose di modernissimo gossip che conquista il Regno Unito.
Merito anche della nuova traduzione a cura di Tom Holland, conduttore del podcast storico The rest is history, con il titolo The lives of the Caesars. Pubblicata da Penguin Classic a inizio 2025, ha conquistato l’attenzione dei principali quotidiani Britannici, dal “The Sunday Times” a “The Guardian”, raggiungendo il podio nella classifica dei libri più letti (nella categoria non fiction) e più venduti dalle librerie inglesi.
Svetonio: biografo attento alla natura umana


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La Vita dei Cesari, pubblicata in Italia tra gli altri da Garzanti (traduzione di Edoardo Noseda, edito nel 1977, 2000 e 2010) ha 2000 anni e non li dimostra. Siamo nel II secolo d.C. e l’attualità del testo è impressionante. Merito di Svetonio, che si rivela biografo sui generis.
Il linguaggio chiaro e lo stile lineare (troppo semplice secondo i suoi detrattori) sembrano fatti apposta per attrarre il grande pubblico. Così come la predilezione per l’aneddotica.
La nuova traduzione inglese mette in luce questo straordinario talento:
Ci illustra i gusti, le paure, le eccentricità dei Cesari; sediamo alle loro tavole e entriamo nelle loro camere da letto: se Roma vive nell’immaginario delle persone in maniera più vivida di ogni altro antico impero, lo deve in gran parte a Svetonio.
L’autore conosce i gusti del pubblico. Tra le sue pagine gli imperatori tornano a essere uomini, con tutte le loro debolezze. E le figure tramandate ai posteri nella perfezione delle statue marmoree riprendono vita.
Un punto di vista inedito che potrebbe avere origine nella stessa biografia di Svetonio: l’autore è infatti segretario ab epistulis per Adriano, sovrintende alla lettere ufficiali e alla stesura dei discorsi dell’imperatore. Volendo cercare un’analogia con la modernità, è una sorta di segretario personale che si occupa dell’immagine del sovrano. Un addetto alla comunicazione ante litteram.
A questo ruolo si deve forse il suo sguardo così diverso da quello di Tacito o dei grandi storici dell’epoca. Di certo l’incarico professionale gli offre opportunità negate ad altri: ovviamente ha accesso agli archivi imperiali e a documenti importanti, probabilmente riservati. Svetonio legge lettere, testamenti, persino i versi di Nerone. Attinge a piene mani a questo tesoro di informazioni e dà vita a qualcosa di nuovo: più che una biografia, è un’analisi della natura umana e dell’evolvere del governo di Roma attraverso i secoli.

Recensione del libro
Vita dei Cesari
di Svetonio
Roma e l’Inghilterra: un amore di lunga data
Non è casuale la predilezione dei lettori e il successo contemporaneo dell’opera oltre Manica. La nuova traduzione segue il recente boom di interesse registrato dagli utenti della rete sull’antica Roma. Un’attenzione giustificata, secondo lo stesso Holland: l’Inghilterra era parte dell’Impero e l’alfabeto inglese deriva da quello latino.
Ci sentiamo più vicini ai Romani, forse, di quanto facciamo con Egizi o Assiri.
Non solo. Svetonio presta servizio per l’imperatore Adriano che più di altri contribuì a modificare la storia e la stessa geografia dell’Inghilterra: è lui a costruire il Vallo difensivo che divide i territori a nord. E con lui Svetonio ha un rapporto privilegiato, fatto di interessi comuni.
Il biografo racconta di aver trovato nelle botteghe di Roma una preziosa statuetta di Augusto e di averla donata all’imperatore, che la conserva nella camera da letto e la venera come sacra. Entrambi sembrano facili alla superstizione e ai presagi, entrambi condividono il piacere dei ricordi. Fino alla caduta in disgrazia di Svetonio. Anche questa legata a vicende misteriose e probabilmente dovuta a uno degli intrighi di corte frequenti nel circolo di Adriano.
In fondo il potere è mutevole e nessuno come il biografo dei Cesari ne è consapevole.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La “Vita dei Cesari” di Svetonio: boom di lettori in Inghilterra
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