Umani troppi umani
- Autore: Natan Feltrin
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2018
Smog, rumore, clacson, palazzi, cemento e persone: ormai sono queste le immagini che rappresentano di più il pianeta Terra, diversamente da come le fiabe o i cartoni Disney ci potrebbero mostrare: le foreste immacolate e gli animali selvatici stanno scomparendo con una rapidità mai vista prima.
L’homo sapiens ha colonizzato Gaia riproducendosi e conquistando senza misura; al confronto di lucertole, funghi o bisonti questa scimmia proveniente dall’Africa è riuscita a fare quello che nessun altro essere organico avrebbe mai potuto fare, ovvero modificare e alterare il pianeta Terra proclamandosi re degli animali.
7 miliardi di persone: sono questi gli ultimi numeri riguardo la popolazione mondiale e mentre sto scrivendo questa recensione i numeri non faranno che aumentare visto che la natalità è maggiore rispetto alle morti.
Come analizzare, capire e risolvere questo dilemma del XXI secolo, che è la causa principale dell’esaurimento delle risorse?
“Se si vuole comprendere qualcosa bisogna prima di cadere nei dettagli, guardarlo da lontano”
cito Calvino come nel libro, per affermare che la maggior parte dei problemi che affliggono il nostro mondo, sono problemi mondiali, e che non si riesce a comprenderli fino a quando non li si analizza nella loro completezza.
La maggior parte delle persone non si interessa di determinati problemi fino a quando non viene toccato il loro microcosmo, per questo c’è bisogno di un cambio di prospettiva di un “cambiamento radicale del ragionamento morale”; paesi ad esempio come la Cina e l’India vivono a contatto con la sovrappopolazione ogni giorno.
Il filosofo Natan Feltrin, già autore di “Mangeresti un vegano”, in “Umani troppi Umani” vuole sensibilizzare al problema della sovrappopolazione mostrando le varie teorie riguardanti il population’s clock partendo da Thomas Robert Malthus.
Ma come risolvere il problema senza minare la libertà sessuale e riproduttiva delle persone?
Si dà per scontato la capacità dell’essere umano di reinventarsi e trovare nuove invenzioni per risolvere i problemi che lui stesso ha creato, ma non si può dare per scontato che si troverà una soluzione soltanto essendo ottimisti.
Il cambiamento parte da noi e parte oggi, perché come scrisse Yuval Noah Harari in “Homo Deus”:
“Ma l’unica e più grandiosa costante della storia è che ogni cosa cambia”.
Umani troppi umani. Sfide etico-ecologiche della crescita demografica
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