

Tutto quel viola. Susanna Marino indaga nella Torino esoterica
- Autore: Cristiana Astori
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Chi scrive, da giovane, come lavoro per mantenersi negli studi universitari, è stato segretario e assistente di un medium e cartomante. Nelle pause tra un appuntamento e l’altro l’argomento di conversazione era la Torino esoterica, non mi saziavo mai di chiedere del capoluogo piemontese. In aggiunta, il mio datore di lavoro aveva molti libri sull’argomento. E ora mi trovo a leggere questo bel libro di Cristiana Astori, nata a Asti ma residente a Roma. In realtà si tratta di un noir anomalo, perché la scrittrice sembra sempre sul punto di dirci di più della Torino che mette in scena Tutto quel viola. Susanna Marino indaga sulla Torino esoterica (Fratelli Frilli Editori, 2023), ma poi come i gamberi torna indietro, consapevole che un giallo noir è più appetibile per il lettore, che ha bisogno di assassinati e di un assassino, con tanto dell’indagine del commissario Francesca Sanniti, per rintracciarlo.
D’altra parte i romanzi noir o gialli o con elementi di commistione, inquadrati nella letteratura di genere, sono nello spirito della casa editrice menzionata.
Eppure sono i libri che non conoscono crisi, sempre apprezzati, tanto che molte case editrici hanno aperto collane dedicate alla letteratura di genere.
Siamo nella Torino dei giorni nostri. Susanna è una ragazza sveglia e capace, che ha un fiuto particolare per trovare vecchi film mai andati in sala o soltanto per pochissimi giorni.
Il film che sta cercando ora è Sortilegio, una pellicola degli anni Settanta di cui non si sa quasi niente. Susanna ha fiducia nel prossimo, lavora come cameriera in un bar chiamato “Blue Velvet”. Ha i problemi dei giovani che vivono soli a Torino, ma non vogliono finire in periferia. Quindi per mantenere una casa piccola e piena di ristrutturazioni da fare arriva sempre alla fine del mese senza soldi. Ma coi suoi modi amichevoli trova sempre il modo per pagare la pigione.
D’altra parte la sua laurea umanistica non le permette di guadagnare nell’immediato futuro. Per caso conosce Carlotta, che sta preparando una tesi di laurea dedicata alla figura del pittore Lorenzo Alessandri, grazie all’aiuto del relatore Arturo Ginzburg. Carlotta sembra una ragazza indifesa e fragile, fidanzata con Dario, un ragazzo bello e vanesio, che scrive romanzi di ogni tipo per sbarcare il lunario.
Carlotta invita con un certa insistenza Susanna a un vernissage nella Galleria Subalpina, gestita da un gallerista eccentrico e misterioso dal nome Tommaso D’Anza. La mostra è proprio sui quadri di Lorenzo Alessandri e Arturo Ginzburg dovrebbe parlare del pittore durante il vernissage. La mostra ha come titolo “La fanciulla, la morte e il diavolo”.
Susanna, lusingata, si prepara per la mostra, ma quando arriva non trova la sua nuova amica Carlotta, nemmeno Arturo Ginzburg arriva in orario. In realtà Ginzburg è stato barbaramente ammazzato da qualcuno che ha usato un fermacarte pesante, ma la cosa strana è che nemmeno Carlotta si presenta.
A capo dell’indagine c’è il commissario Francesca Sanniti, che si è risvegliata da un coma durato mesi, perfettamente integra se non fosse per uno squarcio grande in fronte che cerca di nascondere con i capelli. È una donna miracolata che però non ha propriamente un carattere docile di chi ringrazia il buon Dio per essersi svegliata dal coma. È urticante e tratta i sottoposti, specie se maschi, con una severità esagerata. Il suo sovraintendente Fani ne sa qualcosa. È pur vero che Fani è il classico vecchio poliziotto, non in senso dell’anagrafe, ma quello che fa il suo mestiere e a fine turno stacca e non gli importa più niente, nemmeno se è arrivato alla fine di un’indagine.
La Sanniti, però, lo tratta malissimo e noi lettori siamo tutti dalla parte di Fani, anche se è veramente pessimo.
Susanna nel frattempo deve trovare Sortilegio, il film, perché ha già accettato un anticipo, ma ora tutti quei fatti accaduti complicano la sua ricerca.
Si fa aiutare dal fidanzato di Carlotta, Dario, che pur preoccupandosi della fidanzata, fa parte di quei ragazzi prestanti che trovano normale provarci con tutte le amiche carine di Carlotta; l’uomo provolone, molto prevedibile nell’assegnazione di una sua identità di genere, l’eterosessuale convinto che per soldi potrebbe pure rendere meno ferrea la sua identità.
Si recano nella villa strana e sontuosa di Tommaso D’Anza per cercare informazioni sul film Sortilegio di Nardo Bonomi. A Susanna, che è astemia, viene sempre riempito il bicchiere di vino e lei, per la sua innata gentilezza, non sa dire di no.
Non sveliamo oltre, perché si sa che nelle trame di un noir non si dovrebbe scrivere troppo (anche se questo è un giallo noir, perché si cercano gli indizi per il film Sortilegio di Bonomi e gli indizi per trovare dove è nascosta Carlotta, sempre se è nascosta...).
Cristiana Astori scrive un romanzo di genere, mettendo su carta citazioni cinematografiche e letterarie, mescolando persone reali con personaggi inventati.
Una scrittrice di grande raffinatezza e con un italiano magnifico che rende magica sul serio la città di Torino.

Tutto quel viola: Susanna Marino indaga nella Torino esoterica
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