“The life of Violet”: tre inediti di Virginia Woolf di prossima pubblicazione

Non uno ma tre racconti inediti di Virginia Woolf sono emersi da una collezione libraria privata e prossimi alla pubblicazione: la notizia, per la gioia di tutti gli appassionati, è stata diffusa dagli organi di stampa britannici.
Si tratta di opere giovanili dell’autrice di Orlando (Feltrinelli, 2017, tradotto ad Silvia Roti Sperti) e La signora Dalloway (ripubblicato da Feltrinelli nel 2025 a cura di Nadia Fusini), scritte con un decennio di anticipo sulla sua prima pubblicazione ufficiale, quando ancora si firma Virginia Stephen. Ma il valore è indubbio e la curiosità tanta.

Tra comicità e fantasia: un’antologia da riscrivere

Scritti nel 1907, insieme costituiscono una sorta di antologia dell’amicizia. E a sorpresa rivelano una vena comica e fantastica molto lontana dall’immagine malinconica comunemente associata alla scrittrice. The Life of Violet (La vita di Violet) è una sorta di biografia scherzosa della famiglia di Mary Violet Dickinson; amica di giovinezza della Woolf e figura di riferimento per anni, legge molte delle sue opere in anteprima, introducendola a uno dei suoi primi editori e a un vasto circolo di amici aristocratici.

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La seconda, The Magic Garden (Il giardino magico) contiene il seme della filosofia di quel saggio che nel 1929 rende famosa Virginia, Una stanza tutta per sé, qui declinata in maniera generica:

Sarebbe davvero bello possedere un cottage tutto per sé.

Il terzo racconto è ambientato in Giappone e, ispirato a un viaggio intorno al mondo dell’amica, è quello che contiene maggiori elementi fantastici.

Recensione del libro

Una stanza tutta per sé
di Virginia Woolf

In realtà non si tratta di testi sconosciuti. La loro esistenza è nota, almeno nella versione originaria conservata presso la New York Public Library con il titolo di Friendship Gallery. Ma studiosi e ricercatori, e lo stesso marito della Woolf, Leonard, li hanno considerati prove giovanili. Spesso omettendone la pubblicazione nelle antologie di racconti.
Controcorrente la sorella Vanessa Bell, che li trova spiritosi e brillanti. E lei? Virginia? Sembra timida a riguardo: invia i racconti all’amiche Violet e Nelly chiedendo loro di essere le uniche lettrici.

Non mostrarli. Non posso ricordare quanto sono imperfetti; ma so che dovranno essere riscritti in sei mesi; e io lo farò.

La scoperta degli inediti di Virginia Woolf

La sorpresa è che la revisione c’è stata ed è conservata. A riprova del valore che la scrittrice attribuisce a questa prova giovanile del suo talento. Lo dimostra un manoscritto revisionato riemerso dopo un silenzio durato 80 anni. A vivere uno di quei momenti che mai un ricercatore penserebbe di avere nella quotidianità è Urmila Seshagiri, insegnante all’Università del Tennessee. La scoperta si rivela, come spesso accade, in maniera casuale.
La ricercatrice sta in realtà indagando su un memoir inedito che Violet ha scritto sull’infanzia di Virginia. Per questo avanza richiesta a Longleat House, nel Wiltshire inglese, dove è conservata una collezione dei documenti Dickinson. La risposta la sconcerta. Non solo è positiva, ma si aggiunge una controproposta: desidera prendere visione della Friendship Gallery, un dattiloscritto, corretto a mano dall’autrice? Seshagiri sa che l’originale è a New York e immagina che in Inghilterra esista una copia, ma a Longleat sono certi: abbiamo un originale di Virginia Woolf.
Il Covid è l’impossibilità di esaminare via video i documenti danno vita a un mistero che dura anni, poi nel 2022 la scoperta della versione revisionata con centinaia di cambi stilistici.
I racconti saranno a breve pubblicati dall’Università di Princeton con il titolo The life of Violet. Consegneranno al mondo l’immagine di una Virginia giovane, eppure già in pieno possesso della maturità stilistica che ne consacra il talento letterario.

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