Sociologia della nostalgia
- Autore: Fred Davis
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
L’etimologia della parola “nostalgia” è composta dall’unione di due parole di origine greca “dolore del ritorno”, e la conosciamo come un’emozione, un sentimento di rimpianto, una malinconia d’animo nei confronti del passato.
Fred Davis, professore emerito dell’Università della California a San Diego, è stato uno dei più famosi sociologi americani e il suo saggio Sociologia della nostalgia (Armando editore, 2023, traduzione di Daniela Pomarico) è proposto per la prima volta tradotto in italiano, curato dal professore ordinario di Sociologia presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli Federico II, Massimo Cerulo, nonché chercheur associé al Cerlis, Sorbonne Paris Cité; insieme a Daniela Pomarico, dottoranda in sociologia presso l’Université Paul Valéry Montpellier 3, e membro del laboratorio Leiris.
L’importanza di questo testo nasce dalla metodologia che ha caratterizzato per molti anni gli studi scientifici di Fred Davis, e della sua acuta capacità di comprendere nell’osservazione la sociologia delle emozioni, la costruzione sociale e le coscienze individuali e collettive.
Lungamente la sociologia è stata negligente nei confronti della nostalgia, in riferimento alle esperienze personali, individuali e ai cambiamenti sociali e politici, lasciando gli studi su di essa alle discipline di filosofia e psicologia; Fred Davis ha colmato questa mancanza.
La nostalgia fa parte di un grande arcipelago delle emozioni, e per la sua fenomenologia vengono utilizzati, descrive il sociologo, i ricordi e le immagini del passato che possono condurre e produrre effetti dirimenti sulle identità individuali e collettive, perché l’immaginazione e la nostalgia sono i due elementi inseparabili delle nostre identità.
Anche nella comparazione nell’ambito dell’arte, del cinema, della musica, l’emozione si nutre di ricordi e immagini rielaborando il passato, andando successivamente a far parte della nostra struttura dell’io. Una tesi avvalorata dagli studi condotti tra gli anni Sessanta e Settanta, il boom della nostalgia, come fenomeno nascente nella nuova società postmoderna. Come mai proprio ora? Perché tanta nostalgia ora?
Il modernismo, spiega il sociologo, e la sua fede nel futuro dal secondo dopoguerra fino agli anni sessanta subì una battuta d’arresto; il sentimento prevalente era di perdita di fiducia nel domani.
Fred Davis insieme ad altri studiosi, il nostro Umberto Eco e Jean Baudrillard, individuarono nella memoria, nel patrimonio storico, una chiave di lettura per comprenderne le motivazioni:
i segni del passato per affrontare l’assenza di futuro.
E ancora per l’intellettuale Baudrillard, la nostalgia assume il suo pieno significato quando la realtà non è più quella di una volta.
Quindi la nostalgia diviene una malattia culturale, abbandonando la definizione di “malattia dell’animo”.
Davis ha inaugurato la corrente di studi sulla nostalgia, un filtro che rassetta i ricordi da ogni negatività, prendendo in considerazione i cambiamenti sociali legati alle condizioni di vita della società postindustriale. La conseguenza è stata una delle intuizioni più brillanti: il passato non è la causa della nostalgia, ma un sentimento che parla del sé presente, distinguendo la nostalgia individuale da quella comunitaria.
“ Mentre a livello personale i cambiamenti legati ai cicli di vita sono prevedibili, gli eventi storici e i profondi sconvolgimenti che ne derivano sono aleatori.“
Ogni epoca sarà più nostalgica di quelle precedenti, una sensazione più diffusa tra i giovani: una teoria che emerge in concomitanza di capovolgimenti, transizioni e incertezze politiche. Ecco che La sociologia della nostalgia si occuperà di trovare le fonti dell’esperienza nostalgica, determinandone la rilevanza e il significato nella nostra vita attuale.
Viene spontanea, a questo punto, una delle domande sociologiche più interessanti e fondamentali, “quali sono le conseguenze dell’esperienza nostalgica per la società?” Alcuni scienziati del sociale ed economisti sostengono con forza che il sentimento nostalgico non privo di ramificazioni politiche, è profondamente intrecciato con il sentimento nazionalistico e patriottico.
La nostalgia collettiva è stata spesso usata per scopi politici, ha scritto Davis, anche se non appartiene a nessuna specifica ideologia; può essere utilizzata e manipolata da qualsiasi ideologia politica, sia di sinistra che di destra. Sarà per i sociologi odierni un’importante riflessione legata al nostro futuro, perché, come viene sottolineato anche dai nostri due autori, il sentimento nostalgico, nel legare il passato e il futuro, deve sostenerci nel presente per condurci verso l’avvenire.
Sociologia della nostalgia è un’opera sociologica interessantissima sulla storia individuale e sulla politica trascorsa, del passato, e sui fenomeni di natura economica e culturale che caratterizzano la società contemporanea.
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