Sermo nativus. Rubrica di grammatica e sintassi latina
- Autore: Gianluca Orsola
- Genere: Scuola
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Il latino è stata la lingua che ha unito i popoli per secoli: nell’antica Roma la sua conoscenza era necessaria per poter avere incarichi di medici, avvocati, giuristi, come è stata necessaria per la dottrina cattolica.
Una conoscenza che ha un importante valore educativo, morale e intellettuale, perché aiuta ognuno di noi ad avere maggiore consapevolezza di sé stesso e a interpretare con senso critico la vita.
Gli antichi e noi siamo legati come in una catena che si srotola attraverso i secoli, facendo via via apparire nuovi anelli, che sono però strettamente congiunti con quelli che li hanno preceduti. Aldo Setaioli
Gianluca Orsola, romano, è docente di Lingua Latina e Lingua Greca presso la Pontificia Università Lateranense e di Lingua Latina, Lingua Greca e Lettura di testi liturgici latini presso il P.I.L. del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. È autore di numerosi articoli a carattere scientifico e traduzioni. Sermo nativus. Rubrica di grammatica e sintassi latina, suo ultimo lavoro, è una facile e consultabile rubrica di grammatica e sintassi latina, che può essere di aiuto e non solo per gli studenti, nella comprensione di testi latini.
Anni di lavoro con la consulenza attenta di docenti di lingua per presentare la sintassi e la grammatica in nozioni disposte sotto forma di elenco alfabetico, con schede e approfondimenti.
La conoscenza di una lingua deve basarsi sulla comprensione “dell’impianto morfologico, sintattico e del sistema verbale”, nel nostro caso del verbum, la “parola” per eccellenza.
È fondamentale il ragionamento nella conoscenza della lingua, sulle concordanze tra parole e proposizioni, valutando la scelta del significato più idoneo. La lingua latina meriterebbe un’attenzione culturale maggiore: l’autore auspica che la si possa reinserire nella scuola media, per l’intero triennio.
Chi scrive ha studiato il latino alle scuole medie e le è stato insegnato da una professoressa che viveva del verbum e delle letture manzoniane. Lo studio svolto durante quei tre anni mi ha fatto vivere di rendita negli anni successivi del liceo. Molti umanisti ritengono che il latino non sia una affatto una “lingua morta” e che l’educazione alla lingua possa avere utilità anche nel campo scientifico.
Luciano Canfora nel suo Gli antichi ci riguardano ha posto la stessa riflessione, che lo studio classico non è inutile ma genera i valori di una società.
Il latino è stata la nostra lingua scritta e parlata nella cultura occidentale fino all’Età Moderna e lingua di scambio tra studiosi. La cultura latina ha radici in diversi Paesi Europei e potrebbe consolidare l’identità di una storia condivisa. Lo studioso Cesare Segre, riporta l’autore, scrive che:
Se non possiedi la struttura della tua lingua non sei in grado di imparare le altre.
Nell’antica Roma le lezioni nella scuola elementare, Ludus litterarum, avevano una durata di sei ore. Si imparava a scrivere e a contare.
Nei cicli di studio successivi le materie erano il latino, il greco, la storia e la geografia e nelle scuole superiori filosofia e l’eloquenza.
Intervallate nei capitoli di sintassi l’autore riporta citazioni importanti di giornalisti e scrittori a sottolineare quanto la lingua sia importante nella nostra formazione, perché interrogando gli antichi capiremmo meglio il nostro tempo.
Se la conoscenza della lingua latina dovesse decadere o perire tra noi, noi sentiremmo spezzato il filo ideale che ci congiunge al passato. Concetto Marchesi.
Sermo nativus è un viaggio nella lingua latina che fornisce una maggiore comprensione nello studio della cultura classica, indispensabile per capire la nostra modernità.
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