Questa vita non è la mia di Elly Bennet

Ho incominciato a leggere “Questa vita non è la mia” di Elly Bennet ieri mattina e l’ho finito di sera: già questo è sicuramente un gran complimento perché quando inizi un romanzo e lo leggi tutto d’un fiato, fino alla fine, vuol dire che ti piace veramente, che ti coinvolge.
Effettivamente è un libro difficile da lasciare sul comodino, una volta iniziato vuoi andare avanti e continuare a leggerlo per sapere come va a finire, è un libro che mi ha emozionato, ricco di colpi di scena e con un finale per niente scontato e banale. Una storia avvincente che potrebbe essere quella di tutti noi.
È un libro particolare anche per come è scritto, diverso dai libri che leggo normalmente, ricorrono frasi formate da singole parole intervallate da un punto e frasi con lo stesso significato, ripetute con parole diverse.

In questa storia dove una ragazza di famiglia benestante scivola in un vortice di errori e di sofferenze, dopo la morte improvvisa del padre e l’abbandono della madre, caduta in una profonda depressione, è molto interessante anche la caratterizzazione dei personaggi, così anonimi da rimanere senza nome: un elemento che mi ha molto colpito e allo stesso tempo mi ha entusiasmato.
La trama tiene alta l’attenzione del lettore e non prevede punti morti; finale a sorpresa, che non delude.
Unico neo della narrazione è che la storia si svolge molto velocemente e finisce presto ma credo che questa sia stata una scelta dell’autrice che, per via dei temi trattati come l’anoressia, il bullismo e varie dipendenze, non ha voluto tirare troppo per le lunghe, per evitare di annoiare il lettore.

Ad ogni modo, un libro che consiglio veramente perché a tutti, prima o poi, è capitato di guardarsi allo specchio, essersi sentito come un animale in gabbia, costretto a fare scelte che non sono sue e alla fine essersi detto “Questa vita non è la mia”; perché non era quello che volevo o che mi aspettavo?
Quanti di noi hanno dovuto scegliere tra l’essere o l’apparire? Chi non ha mai indossato una maschera per essere accettato dalla società?