Zerocalcare vince la diciannovesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani con la graphic novel No Sleep Till Shengal edita da Bao Publishing.
Il premio è stato conferito a Michele Reich, in arte Zerocalcare, con la seguente motivazione:
Ha compiuto un viaggio coraggioso nella realtà contraddittoria e dolorosissima della comunità ezida di Shengal, entrando nella storia di conflitti che la geopolitica ha rimosso dalla sua narrazione, attraverso un reportage di irresistibile presa.
Il libro documenta le condizioni di vita della comunità irachena degli Ezidi, nel nord dell’Iraq, popolo sopravvissuto al genocidio dell’Isis.
Reich si è detto onorato e ha ricordato l’alta statura, intellettuale e umana, di Tiziano Terzani cui il premio è dedicato. Il giornalista toscano, ha spiegato Zerocalcare, è stato uno dei pilastri della sua formazione “civica” durante l’adolescenza:
Questo premio significa davvero molto per me.
Il Premio Terzani è stato istituito nel 2004 dall’associazione culturale vicino/lontano, in collaborazione con la moglie, Angela Staude Terzani e i figli Saskia e Folco, del giornalista e scrittore fiorentino.
Ogni anno nel mese di maggio il premio viene attribuito all’autore di un’opera che sappia esprimere un cambiamento “significativo” del nostro tempo.
Un sentito omaggio che simboleggia anche il lascito spirituale del grande scrittore e giornalista toscano, nato a Firenze nel 1938. Terzani ha esplorato e raccontato per decenni il continente asiatico in tutta la sua complessità, assorbendone idee, culture e visioni. Nel suo ultimo libro Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo, edito nel 2004, il giornalista raccontava anche la sua battaglia contro il cancro parlando delle tecniche più moderne della medicina. I suoi occhi curiosi e spalancati sul mondo ci hanno insegnato a vedere la vita come “un giro di giostra” e ad accettare il cambiamento.
Oggi il Premio Terzani si fa testimone della sua eredità e premia le opere che accolgono la medesima visione del giornalista toscano: la letteratura come specchio del mondo in cui viviamo.
La giuria del premio è presieduta da Angela Terzani e vi fanno parte: Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi.
Premio Terzani 2023: chi erano i 5 finalisti
- Cal Flyn Vita nel paesaggio post-umano (Blu Atlantide)
Nella rosa dei finalisti c’è l’autrice scozzese Cal Flyn, che avevamo intervistato nel corso del Salone del Libro di Torino 2022, con il suo reportage visionario Isole dell’abbandono. Vita nel paesaggio post-umano (Atlantide, 2022, trad. Ilaria Oddenino).
Nel suo coraggioso romanzo-saggio Cal Flyn è riuscita nell’impresa di dare parola ai luoghi, alla natura stessa, esprimendo così l’indicibile realtà dei paesaggi senza uomini, le cosiddette “Isole dell’abbandono”.
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- Paolo Giordano per Tasmania (Einaudi)
Il secondo libro finalista del Premio Terzani è Tasmania di Paolo Giordano, un romanzo ibrido ed eterogeneo capace di raccontare la crisi climatica attuale mescolandola alle cupe atmosfere dell’inverno nucleare. Lo hanno definito un “libro sul futuro”, ma è soprattutto un “romanzo sul presente” che parla dell’incertezza che governa la nostra contemporaneità trattando temi attualissimi, quali la precarietà in ambito professionale, l’identità fluida, l’instabilità relazionale e sentimentale. Tasmania parla della crisi delle certezze della società, ma soprattutto dell’individuo mostrandoci un protagonista che deve perdersi per poi ritrovarsi.
Tasmania
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- Pierre Sautreuil per Le guerre perdute di Jurij Beljaev (Einaudi)
La guerra del Donbass è al centro del romanzo-reportage del giornalista francese Pierre Sautreuil. In Le guerre perdute di Jurij Beljaev (Einaudi, 2022, trad. Silvia Manzio e Silvia Mercurio) l’autore ci narra la storia di un ex poliziotto diventato mafioso che, ricercato in Russia, ha deciso di rifugiarsi sul fronte di Lugansk. Attraverso la vita di Jurij ripercorriamo trent’anni di storia russa: dal crollo dell’unione sovietica allo spettro della guerra nel cuore dell’Europa.
Le guerre perdute di Jurij Beljaev
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- Mikhail Shishkin per Russki Mir: guerra o pace? (21lettere)
Mikhail Shishkin, vincitore del premio Strega Europeo 2022 con Punto di fuga, è in lizza con Russki Mir: guerra o pace? edito da 21lettere.
In questo nuovo libro, costituito da una raccolta di saggi, Shishkin indaga dall’interno alcune delle dinamiche contemporanee della Russia. Dinamiche certamente utili da comprendere per approfondire la situazione politica estera attuale.
Russki mir: guerra o pace?
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- Zerocalcare per No Sleep Till Shengal (Bao Publishing)
Infine troviamo il fumettista più amato del momento Zerocalcare (alias Michele Reich) che con la sua graphic novel No Sleep Till Shengal ci narra della popolazione degli Ezidi, minoranza del Kurdistan di religione pre-islamica che vive in Kurdistan, nel Nord dell’Iraq.
Ancora una volta attraverso il fumetto Zerocalcare torna a raccontare un’esperienza fatta in prima persona No Sleep Till Shengal è infatti il resoconto di un viaggio fatto nel giugno 2021 in Iraq, proprio nelle terre in cui vivono gli Ezidi.
Un libro di denuncia, seguito ideale di Kobane Calling, che ci presenta una minoranza religiosa oggi vittima di una violenta rappresaglia.
No sleep till Shengal
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Premio Terzani 2023: quando sarà proclamato il vincitore?
La proclamazione ufficiale di Zerocalcare, vincitore del Premio Terzani 2023, si terrà il prossimo 6 maggio in una serata-evento presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine in occasione del Festival Vicino Lontano.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Tiziano Terzani 2023: vince Zerocalcare
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