“Nella notte di Natale” è una poesia che infonde gioia e serenità, le stesse sensazioni positive che l’autore prova mentre scrive.
Il sonetto fu composto da Umberto Saba nel 1901 per celebrare il Natale e, principalmente, la speranza che pervade la maggior parte degli animi in questa ricorrenza religiosa tanto fortemente sentita ieri come oggi.
Nella notte fredda e stellata fra il 24 e il 25 Dicembre, l’amore muove la mano del poeta triestino, mentre una pace accogliente ne placa l’animo solitamente ardente.
Vediamo testo, analisi, spiegazione e commento di Nella notte di Natale.
Nella notte di Natale: testo della poesia di Umberto Saba
Io scrivo nella mia dolce stanzetta,
d’una candela al tenue chiarore,
ed una forza indomita d’amore
muove la stanca mano che si affretta.Come debole e dolce il suon dell’ore!
Forse il bene invocato oggi m’aspetta.
Una serenità quasi perfetta
calma i battiti ardenti del mio cuore.Notte fredda e stellata di Natale,
sai tu dirmi la fonte onde zampilla
Improvvisa la mia speranza buona?È forse il sogno di Gesù che brilla
nell’anima dolente ed immortale
del giovane che ama, che perdona?
Metrica e spiegazione letterale della poesia di Saba
Nella notte di Natale (1901) è un sonetto a rima incrociata nelle quartine e replicata nelle terzine, secondo lo schema metrico ABBA BAAB CDE DCE.
Il poeta si trova nella propria stanza addolcita dall’aria natalizia che si respira tutt’intorno e compone versi a lume di candela.
La mano solitamente stanca si affretta a scrivere e a creare versi spinta dalla forza indomita dell’amore. La Vigilia è foriera di pensieri positivi.
Una grande serenità placa il cuore focoso dell’artista, colmo di speranza in un futuro che vede preannunciarsi roseo e carico di aspettative buone.
Ma da dove nasce tanta veemente positività?
Dal rinnovarsi della nascita di Gesù Bambino, il giovane immortale che ama e perdona grazie al quale per il mondo e l’umanità una nuova era ha avuto inizio.
Nella notte di Natale di Umberto Saba: analisi della poesia
Al centro della poesia Nella notte di Natale c’è la speranza, con tutto il bagaglio di positività che ne consegue, che questa ricorrenza riesce a donare al cuore degli uomini.
Lo stato d’animo dell’autore riflette quello di chiunque altro abbia pienamente compreso il senso e il significato più profondo della Natività, simbolo universale di amore, pace e fratellanza.
Anche se per motivi indipendenti dalla nostra volontà, oggi siamo portati a ritenere il Natale una festa commerciale, in cui ci si scambiano doni più o meno costosi e, se se ne ha la possibilità, ci si avventura in una vacanza che ci consenta di staccare la spina dalla routine, lavoro o quotidianità casalinga che sia.
Nulla di male certo, ma il Natale è ben altro da ciò.
Come Saba ci ricorda, il 25 Dicembre di ogni anno si celebra la nascita del Bambino che ha cambiato per sempre la storia del mondo, di un giovane Uomo che attraverso il sacrificio di se stesso ci ha donato un esempio di amore e perdono che non ha eguali.
Il Natale, che si sia credenti o meno, ce lo ricorda di volta in volta.
Per questo l’atmosfera si fa più dolce e la speranza, fondata in Dio, non è più un pensiero evanescente e illusorio, bensì una meta concreta e raggiungibile, presaga di belle novità per l’ingresso ormai imminente del nuovo anno.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Nella notte di Natale” di Umberto Saba: analisi e spiegazione della poesia
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