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Storia della letteratura

Le poesie di Natale di Umberto Saba: una speranza malinconica

Il poeta triestino Umberto Saba ha ritratto in due suoi componimenti i sentimenti di speranza e pace che pervadono la notte di Natale. Vediamo più approfonditamente similitudini e differenze tra le poesie.

Alice Figini
Alice Figini Pubblicato il 22-12-2021
Le poesie di Natale di Umberto Saba: una speranza malinconica

Umberto Saba (1883-1957), nato in una Trieste di confine ancora appartenente all’impero austro-ungarico, è oggi considerato uno dei più celebri poeti italiani del Novecento.

Nel testo teorico scritto nel 1912 Quello che resta da fare ai poeti Saba dichiarò di aver cercato tramite la propria opera poetica la verità, quella più profonda e nascosta, che solo l’esperienza del dolore è capace di rivelare. “”
Quella verità profonda da lui così meravigliosamente decantata nell’ultima strofa della poesia Amai:

Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato, che il dolore riscopre amica.

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La ricerca poetica di Umberto Saba

La poetica di Umberto Saba è improntata sul nesso tra poesia e verità, nell’inesausto tentativo di dire qualcosa di valido per “l’uomo di sempre”.
Il poeta infatti prende le distanze dalla concezione estetizzante di letteratura che dominava in quel periodo. Rifiuta la “bella poesia” in nome della “poesia onesta” animata dalla sincera volontà di fare chiarezza all’interno di sé e nei rapporti con gli altri.
Nel suo Canzoniere Umberto Saba affronta i temi della quotidianità, nel tentativo tuttavia di indagare l’interiorità più profonda dell’uomo e le motivazioni del suo agire.
La parola del poeta diventa strumento per la ricerca della verità attraverso versi chiari e trasparenti che rischiarano il mondo interiore.
Nei componimenti del poeta dedicati al Natale questa ricerca di chiarezza appare ancora più forte, dettata da un’esigenza dello spirito.

A Gesù Bambino di Umberto Saba

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

A Gesù Bambino è una poesia dall’alto contenuto morale, che nella sua semplicità intende trasmettere il messaggio della venuta di Cristo sulla terra.

Saba sembra osservare la scena della natività dall’esterno per poi focalizzarsi, come di consueto, sui valori interiori che hanno caratterizzato tutta la sua poetica. La sguardo passa quindi dalla bellezza estetica della stella cometa, portatrice di speranza, al cuore dell’uomo.
In Gesù Bambino sono quindi incarnati i veri valori del Natale cristiano, quali la bontà “tesoro immenso” e l’uguaglianza tra esseri umani “che tutte le creature sono uguali”.
I veri doni auspicati dal poeta sono dunque astratti: la bontà e la dolcezza del cuore, vero insegnamento divino. L’appello del poeta è quindi a un Natale più ricco di spirito e pervaso di una luce interiore capace di guidarci in ogni giorno della vita.

La poesia di Saba può essere letta come una preghiera a Gesù Bambino nel quale il poeta prega il signore di non rendergli alcun favore terreno, ma di farlo essere d’animo buono.

Nella notte di Natale di Umberto Saba

Io scrivo nella mia dolce stanzetta,
d’una candela al tenue chiarore,
ed una forza indomita d’amore
muove la stanca mano che si affretta.

Come debole e dolce il suon dell’ore!
Forse il bene invocato oggi m’aspetta.
Una serenità quasi perfetta
calma i battiti ardenti del mio cuore.

Notte fredda e stellata di Natale,
sai tu dirmi la fonte onde zampilla
Improvvisa la mia speranza buona?

È forse il sogno di Gesù che brilla
nell’anima dolente ed immortale
del giovane che ama, che perdona?

Nella notte di Natale non è una delle poesie più celebri di Umberto Saba. Fu scritta presumibilmente nel 1901, quindi datata tra i componimenti giovanili del Canzoniere.

Nei versi iniziali il poeta contrappone a un iniziale sentimento di tristezza e solitudine “un’indomita forza d’amore” che gli dà ispirazione aiutandolo a scrivere. Da qui subentra una “felicità quasi perfetta” evocata dalla notte di Natale che conduce il poeta in uno stato di ebbrezza.

Inizia quindi un breve dialogo con la notte di Natale personificata nel quale Saba chiede da dove provenga questa nuova serenità del cuore da lui percepita.
La risposta è forse nella nascita di Gesù, che ora brilla nella mangiatoia di Betlemme, consolando con il suo pianto le anime afflitte di tutto il mondo.

Colui che ci ha insegnato, conclude Saba, i sentimenti di amore e di perdono.
E proprio questo soffuso sentimento d’amore sembra inondare di magia la notte di Natale portando un’inedita pace al cuore dell’uomo.

Recensione del libro

Il canzoniere
di Umberto Saba

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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le poesie di Natale di Umberto Saba: una speranza malinconica

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Commenti: 1

  • Valeria De Domenico
    8 giugno 2022, 10:22

    Buongiorno, mi piacerebbe sapere in quale raccolta, libro, antologia o rivista avete trovato o sapete che é stata pubblicata per la prima volta la poesia A Gesù Bambino.

    Grazie mille!

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