Nati liberi. La storia del Banco del Mutuo Soccorso di Vittorio Nocenzi, Francesco Villari

La libertà, a prescindere. Da raggiungere attraverso ogni mezzo necessario. Essenziale per accendere il processo creativo, per crescere, per volare, per abbattere confini. Nati liberi: il riassunto del libro può essere racchiuso nelle due parole che compongono il titolo.

Le pagine di Nati liberi (Tsunami edizioni, 2021) riassumono il percorso artistico del Banco del Mutuo Soccorso.
Vittorio Nocenzi, uno dei cofondatori della band, e Francesco Villari narrano le gesta di una delle band più influenti del prog italiano.

I due dialogano senza rete: a Villari l’incarico di analizzare, uno per uno, gli album pubblicati dal gruppo romano, mentre Nocenzi sblocca i ricordi più significativi di una storia ormai ultracinquantennale, oltre a rievocare i momenti di gioia e di sconforto, i rapporti interni, quelli con i discografici.

Si ride di gusto (divertente non poco l’episodio del provino di Francesco Di Giacomo) e si ripercorre un’epoca. Quella pioneristica, degli inizi in una stalla ubicata nella campagna di Marino, centro dei castelli romani, fino al successo. Non dimenticando lo “sbarco” in Gran Bretagna, gli anni ’80, accompagnati da un approccio a una meno complicata forma canzone, i dischi sbagliati (riferimento non casuale a “… E via”) e il presente.

Già, il Banco del Mutuo Soccorso è vivo e lotta assieme a noi, nonostante la mancanza di pietà della nera mietitrice e i continui cambi di formazione.
Della line-up originale rimane il solo Gianni Nocenzi: suo il compito di ricordare, in special modo alle generazioni più giovani, la potenza di fuoco espressa dal suo gruppo sin dai suoi esordi, contrassegnati dall’indimenticabile tripletta “Banco del Mutuo Soccorso”, “Darwin!”, “Io sono nato libero”, e di trasportare il suono della band nel presente.

Nati Liberi è un pezzo di storia che non era ancora stata raccontata, che va oltre il freddo racconto, che si infila in una narrazione attenta e scrupolosa, lontana dalla nostalgia. Il viaggio del Banco del Mutuo Soccorso continua, in piena libertà. Questo libro serve a ribadirlo.