Il giornalista e scrittore turco Ahmet Altan esce di prigione dopo quattro anni di reclusione. Un colpo di scena imprevisto e per fortuna con il lieto fine, per l’editorialista dei giornali "Hürriyet", "Güneş", "Milliyet" e "Yeni Yüzyıl".
Fondatore nel 2007 del quotidiano "Taraf" che affrontava i più grandi tabù in Turchia Ahmet si è sempre occupato di diritti umani: tra i temi più scottanti portati alla luce ci sono il genocidio degli armeni e la discriminazione contro i curdi. Autore di diversi romanzi tra cui Amore nei giorni della rivolta e Scrittore e assassino, entrambi editi in Italia da E/O, Altan era stato arrestato con l’accusa di cospirazione a seguito del tentato colpo di stato del 15 luglio 2016 in Turchia contro il regime di Recep Tayyip Erdogan.
Nel febbraio 2018 era stato processato e condannato all’ergastolo. Successivamente, nel 2019, dopo un primo ribaltamento della condanna da parte della Corte di Cassazione, era stato condannato a 10 anni. L’accusa era quella di aver aiutato un’organizzazione terroristica.
Lo scrittore Ahmet Altan finalmente libero
La buona notizia è del 14 aprile 2021, quando una sentenza della Corte europea dei diritti umani aveva dichiarato illegittima la sua detenzione, che ricordiamo essere durata oltre 4 anni. L’Alta Corte turca ha ordinato il rilascio ufficiale dell’intellettuale, che può finalmente tornare libero.
Altan si è sempre dichiarato innocente e in tuti questi anni la reclusione dello scrittore settantunenne è stata un simbolo della forte repressione del presidente Recep Tayyip Erdogan contro giornalisti e scrittori.
Ahmet Altan non è stato il solo intellettuale a subire una grave violazione di diritti, tanto che in Italia per la repressione di scrittrici e scrittori in Turchia si è mobilitata anche la casa editrice E/O.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Lo scrittore turco Ahmet Altan finalmente libero: era in prigione da quattro anni
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