La nave fantasma
- Autore: Kate Mosse
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2023
Sulla prima e quarta di copertina del volume della collana Nuova Narrativa Newton, alcuni accenni attraggono la curiosità dei lettori, ancora prima di addentrarsi nelle sei parti del romanzo storico La nave fantasma (novembre 2023, 416 pagine), tradotto da Matilde Piccinini e Lorena Marrocco. È il terzo titolo della trilogia di Kate Mosse The Joubert Family Chronicles, sulla diaspora degli Ugonotti dalla Francia, pubblicata dalla casa editrice romana Newton Compton, come i precedenti, La città dei labirinti senza fine, nel 2021 e Guerra senza confini, nel 2022.
Scrittrice inglese di bestseller internazionali e anche conduttrice televisiva, Kate Mosse è nata nel West Sussex (1961), si è laureata nel New College a Oxford, ha iniziato l’attività lavorativa nell’editoria.
Nella vita privata è sposata con Greg, un compagno di scuola incontrato sul treno vent’anni dopo. Vivono con due figli tra il West Sussex e Carcassonne. In campo narrativo, soprattutto I codici del labirinto (Labyrinth, 2005), tradotto in trentasette lingue, l’ha avviata verso un enorme successo, con milioni di copie vendute in oltre quaranta paesi.
Sul piano politico-sociale, si batte per i diritti delle donne nelle professioni, ha fondato e dirige i Women’s Prizes per la scrittura femminile nel mondo, guida la campagna globale #WomanInHistory.
Sono fuori discussione la capacità e qualità di scrittura di nostra signora dei romanzi storici ed è magnetica l’attrattiva esercitata sui lettori dai suoi ampi affreschi storico-avventurosi-sentimentali-Romance. Questo, si diceva, continua la trilogia sugli Ugonotti, perseguitati dai cattolici francesi a cominciare dalla seconda metà del XVI secolo. Dalla Francia, la diaspora dei protestanti calvinisti si spinse al Capo di Buona Speranza, passando per Amsterdam e le Isole Canarie.
È la stessa autrice a definire il contesto storico: le guerre religiose, avviate nel marzo 1562, costarono la vita o l’emigrazione di milioni di persone. Ebbero una prima interruzione con l’Editto di Nantes (13 aprile 1598), del re Enrico IV, il protestante Enrico di Navarra. Il suo assassinio, il 14 maggio 1610, ricadde catastroficamente su tutti. Morto il re, viva il re: a nome del primogenito Luigi XII, sul trono ad appena otto anni, vennero abrogati i diritti degli Ugonotti. La loro roccaforte, La Rochelle, allora terza città più grande della Francia, diventò un simbolo della resistenza contro la corona cattolica.
Assumendo la corona nel maggio 1643, Luigi XIV riprese in grande stile le persecuzioni. Revocò l’Editto di Nantes, accelerando l’esodo forzato dei pochi ugonotti ancora in patria. I rifugiati tornarono a raggiungere il Sudafrica. Il governatore riservò loro alcune terre nella valle dell’odierna Paarl, l’angolo francese, Franschhoek in olandese.
Abbiamo lasciato in sospeso i suggerimenti promozionali dell’edizione Newton Compton. Sono due distici, poche, chiare parole ciascuno. Uno, sotto il disegno inquietante di un tetro galeone a vele spiegate, avverte in modo vagamente minaccioso che:
“In fondo al mare non si nascondono soltanto tesori”.
L’altro annuncia:
“Una storia di donne ribelli in un mondo di uomini”
Mentre approfondendo il primo rischieremmo di macchiarci del reato di spoileraggio, che ci guardiamo bene dal commettere, il secondo sembra innocuo e autorizza ad anticipare una delle svariate tracce tematiche di questo prodotto narrativo.
I lettori incontrano subito Louise Reydon-Joubert, di primo acchito - e che impatto! - nel 1621, a Las Palmas sulla Gran Canaria, in un momento non proprio felice per quella che si presenta come la capitana della Nave Fantasma. Ricorda che sua nonna insisteva sempre sull’importanza di raccontare di persona la propria storia, non si può far parlare gli altri al proprio posto e diffondere bugie. Prende perciò a raccontare la sua storia, ch’è questo romanzo di Kate Mosse.
Riporta al 1610, prima a Parigi, poi a Carcassonne. La quasi venticinquenne Louise sogna se stessa decenne, pazza di gioia davanti alle navi ad Amsterdam. Ama il mare come un ragazzo, sebbene il nonno le ripeta che le bambine non possono navigare, hanno altro da fare sulla terraferma.
La giovane è nella capitale francese, il giorno dell’incoronazione regale dell’italiana Maria de’ Medici, dopo dieci anni di matrimonio con re Enrico. Trentotto anni prima, lo stesso primo sovrano della casa Borbone aveva sposato Margherita di Valois. Nozze insanguinate dalla notte di San Bartolomeo, l’orribile strage dei protestanti. A ricordare il tremendo massacro è Minou Joubert - che si collega ai primi due romanzi del ciclo ugonotto - nonna, ora sessantottenne, di Louise.
Nello stesso tempo, alla Rochelle, il porto sull’Atlantico a ottanta leghe da Parigi, una bambina di dieci anni si muove tra la folla. Il gemello è morto, lei ha preso a vestire con i capelli corti e le brache, via gonne e sottovesti.
Nella capitale, il giorno dopo l’incoronazione, è in agguato François Ravaillac, il regicida, l’uomo dallo sguardo perduto d’odio che in Place de Greve ha incrociato il volto sorpreso di una donna con gli occhi di colore diverso.
La carrozza del re è bloccata da un ingorgo. È il momento di scoprire la lama e colpire. La storia della Francia precipita.
Contenuti ricchissimi. Avventure, due donne, un legame più forte della vita stessa, un vascello misterioso, anche il riscatto del genere femminile, di stretta attualità, che ribalta la subalternità rispetto al maschio. Tantissimo da leggere e da apprezzare. Kate Mosse non spreca una pagina.
La Nave Fantasma
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