

Negli ultimi anni, soprattutto in Rai e specialmente sulla rete ammiraglia, c’è stata la proliferazione di storie incentrate su donne, che quindi si sono trovate come protagoniste a tutto tondo.
Alice Allevi, personaggio pasticcione e spesso fragile


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Il primo esempio eclatante è L’allieva, tratta dai romanzi di Alessia Gazzola.
La fiction, in onda su Rai uno tra il 2016 e il 2020, mette al centro Alice Allevi, prima specializzanda e poi medico legale. Il personaggio è in scena praticamente dalla prima all’ultima sequenza, mentre gli altri interpreti, in particolare i comprimari maschili, sono spesso marginali, perché la storia segue il punto di vista della protagonista.
Ciononostante il personaggio è pasticcione, spesso fragile, rispecchiando i canoni e gli stereotipi malgrado i suoi interessi professionali.
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Mina Settembre, una suora laica


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Mina Settembre, ispirata dai romanzi di Maurizio de Giovanni, è presentata come una donna totalmente votata alla sua professione, quasi una suora laica.
Il suo look è semplice ma elegante, ha una vita privata anche soddisfacente, tuttavia è molto "figlia". In casa chi si occupa dell’aspetto pratico, dalle faccende domestiche alla cucina è la zia Rosa che incarna il lato tradizionale femminile, sempre affaccendata, pronta a fare pulizie, a preparare torte o sartu di riso. Così in casa tutti escono per poi sedersi a tavola, serviti dalla zia modello di Mater Matuta, classico angelo del focolare che veglia su tutti. Il marito di Mina al massimo prepara il caffè.
Il messaggio subliminale è che una donna tradizionale è necessaria in casa, se c’è una persona in carriera.
Imma Tataranni e i cambiamenti dopo la crisi matrimoniale


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Imma Tataranni, sceriffo di Matera perché integerrimo magistrato nato dalla penna di Mariolina Venezia, nelle precedenti serie tornata a casa dismetteva i panni della donna che lavora per mettersi ai fornelli o davanti al ferro da stiro e consentire a marito e figlia di avere un ménage familiare classico . Nell’ultima serie, invece, Imma, in crisi con il marito, si fa ospitare dall’amica e subalterna, che assume il ruolo di mogliettina in quanto si mette ai fornelli in attesa che Imma rientri dai turni di lavoro.
Ancora una volta sembra trasparire un messaggio che vuole la donna indipendente, scevra dalle faccende anticamente definite donnesche, che toccano invece o a donne più deboli o a donne matrone o matroneggianti o a mariti abbandonati e psicologicamente indeboliti (in questo caso il marito di Imma, che altrimenti finisce a casa di sua madre, donna sempre ai fornelli ma frustrata per questo ruolo marginale e quindi eternamente isterica).
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Serie tv e stereotipi ancora presenti
Una parità reale di ruoli non è ancora totalmente presente nelle storie offerte dalla TV. Lo stereotipo, anche se non evidente, mantiene una sua posizione preminente dietro l’apparente titolo a favore delle donne protagoniste e dietro il loro appagamento professionale.
Si attendono ulteriori sviluppi da parte di autori e sceneggiatori.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La donna nelle fiction: ruolo di protagonista e stereotipi di genere
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